Il Sinodo luterano entra nel vivo

L'evento si concluderà domenica 28 aprile con un culto di chiusura. Oggi la relazione del presidente uscente, Wolfgang Prader. Eletti come presidente e vice presidente del Sinodo Alfredo Talenti e Sandra Tritz.

Sandra Tritz e Alfredo Talenti

Roma (NEV), 26 aprile 2024 – A 75 anni dalla loro fondazione, i luterani italiani aderenti alla Celi, dopo la relazione del presidente uscente del Sinodo, Wolfgang Prader, sono stati chiamati ad eleggere la nuova presidenza che guiderà il Sinodo per i prossimi quattro anni. Si tratta di Alfredo Talenti, da Milano, 62 anni, avvocato, membro, tra l’altro, del consiglio d’amministrazione della casa editrice Claudiana, sposato e padre di due figlie, e Sandra Tritz, dalla comunità di Ispra-Varese, rispettivamente presidente e vice presidente.”Le sfide più importanti che ci aspettano – ha dichiarato Tritz a margine del Sinodo – sono tante e complesse: dobbiamo guardare e andare verso il futuro. L’otto per mille è una di queste. Possiamo contare sui membri delle nostre quindici comunità ma nel contesto nazionale non siamo molto conosciuti e visibili”. Che cosa caratterizza i luterani in Italia? “Come Martin Lutero ci ha insegnato, noi abbiamo la possibilità di dire sempre le nostre opinioni, abbiamo una grande libertà come membri di una chiesa, in un modo forse più democratico rispetto ad altre chiese. Siamo una “una chiesa dal basso”.

Secondo il neo presidente del Sinodo, Talenti il prossimo obiettivo dei luterani è “essere più visibili – presenti lo siamo già abbastanza – considerato il radicamento in Italia. Con la nomina di un presidente italiano e di una vice presidente tedesca credo che ci sarà un buon equilibrio su questo aspetto. Essere luterani oggi in Italia significa essere portatori di un nome che ha fatto la storia dell’Europa e in Italia ha una potenzialità ancora rivoluzionaria, che deve poter essere espressa nonostante i piccoli numeri che ci caratterizzano”.

I sinodali provengono dalle quindici comunità luterane in Italia. Nel corso della mattinata sono state illustrate le relazioni sul lavoro del Concistoro, l’esecutivo della Celi; del Decano, il massimo rappresentante della Chiesa che ne presiede l’esecutivo, e del tesoriere.

Della riorganizzazione delle sedi pastorali si è occupato in modo particolare il decano Carsten Gerdes, dopo aver citato Bertolt Brecht all’inizio del suo intervento: “Continueremo a intraprendere ogni sforzo per trovare pastori e pastore per i nostri luoghi vacanti. Probabilmente in futuro dovremo occuparci di questa questione più spesso, non solo ogni quattro anni”. In merito alla collaborazione con l’EKD, la Chiesa evangelica tedesca, a fronte di un “drammatico calo dei pastori e delle pastore” per Gerdes si tratta di una collaborazione proficua, di un “legame speciale”. Infine, le relazioni ecumeniche e l’Otto per mille.

A seguire la discussione sul lavoro svolto nell’ultimo anno e “le sfide di una Chiesa, quella Evangelica Luterana in Italia, in relazione alla società italiana, e ai temi che oggi accomunano le confessioni cristiane tra loro, tra i quali: secolarizzazione, impegno diaconale e sociale, ecumenismo e finanziamento della Chiesa”, come si legge in una nota dei luterani in Italia.

Nel pomeriggio di oggi il dibattito sui rapporti dalle commissioni permanenti, dei revisori contabili e della commissione tecnico-finanziaria. Infine, l’approvazione dell’operato del Concistoro e l’elezione dei membri laici di quest’ultimo. In questo Sinodo termina il mandato Christine Fettig, componente laica del Concistoro.

Qui tutte le informazioni in tempo reale sullo svolgimento del Sinodo luterano.