Roma (NEV), 27 giugno 2022 – “Staremo con voi nella protesta”. Lo scrive la Chiesa unita di Cristo (UCC), in merito alla decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza ‘Roe v. Wade’ che garantisce l’aborto negli Stati Uniti: “Ben prima di questa scelta, l’UCC, attraverso il Sinodo generale, ha affermato il diritto di ogni persona di seguire le proprie convinzioni religiosi e morali riguardo la salute riproduttiva. Continuiamo a sostenere questa nostra convinzione. Ciò include l’autonomia di dare la nascita e di decidere se portare a termine o porre fine a una gravidanza”.
“Come dirigenti della Chiesa Unita di Cristo, vogliamo che coloro che soffrono per la decisione della Corte Suprema sappiano che non siete soli. Dio non vi ha abbandonato e nemmeno noi […] Lavoreremo con voi finché i diritti di ogni persona non saranno onorati in questa terra. Staremo con voi in segno di protesta. Ci inginocchieremo con voi in preghiera. E manterremo il nostro impegno di educare le persone sull’accesso all’aborto e sull’assistenza sanitaria riproduttiva sicura, supportata sempre dai medici. Ora e sempre, rimaniamo saldi nella consapevolezza che tutti sono amati da Dio, e questa causa è giusta e santa”, si legge nel comunicato firmato dal pastore John C. Dorhauer, presidente UCC, e dalle pastore Traci Blackmon e Karen Georgia A. Thompson.
In Italia, ieri, in un’intervista al manifesto, Paolo Naso, coordinatore della Commissione studi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, ha dichiarato: “Per loro (le lobby religiose Usa, ndr) portare armi e considerare l’aborto un omicidio significa esattamente esprimere i “valori” della famiglia e difendere la vita. Ed è una posizione estremamente diffusa. Ma c’è anche un’altra America, anche cristiana e protestante, che sta esattamente dalla parte opposta”.
Intanto, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, gruppi di manifestanti da tre giorni stanno protestando fuori dalla Corte Suprema contro la sentenza che ha abolito il diritto di aborto a livello nazionale negli Stati Uniti.
La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez ha raccontato alla folla riunita a Union Square Park, a New York, di aver subito uno stupro a vent’anni, dicendo di essere stata grata allora di avere avuto la possibilità di scegliere se abortire o meno.
Per saperne di più: https://riforma.it/it/articolo/2022/06/27/aborto-illegale-le-reazioni-delle-chiese-negli-stati-uniti
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