6 novembre, Giornata ONU contro lo sfruttamento dell’ambiente in guerra

Nella stessa data in cui le Nazioni Unite richiamano alla tutela dell'ambiente nei conflitti, inizia a Sharm El Sheikh la Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici (COP27). In vista, mobilitazioni nazionali e internazionali: dall’incontro delle eco-comunità organizzato dalla Commissione globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, all’appello congiunto per il clima, fino alla staffetta di 40 giovani della Federazione luterana mondiale con il motto “Il creato non è in vendita”

Un attivista per la pace nepalese dell'Operazione ibrida Unione Africana-ONU in Darfur (UNAMID) pianta un albero fuori dal quartier generale dell'UNAMID a El Fasher, in Sudan. Foto ONU/Albert Gonzalez Farran tratta da www.un.org/en/observances/environment-in-war-protection-day

Roma (NEV), 3 novembre 2022 – Il 6 novembre, data in cui, dal 2001, si celebra la Giornata internazionale per prevenire lo sfruttamento dell’ambiente in guerra e nei conflitti armati, inizierà anche la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27).

In questo contesto, e alla vigilia dell’incontro nazionale delle eco-comunità organizzato dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), è stato lanciato un documento congiunto. Firmato dalla GLAM, Pax Christi e dal Gruppo interconfessionale attività ecumeniche di Napoli, il documento parla dell’ecocidio come di “un crimine, in quanto minaccia la pace, la sicurezza e il benessere del mondo”.

Richiamando una dichiarazione rilasciata dall’Osservatorio sui conflitti e l’ambiente e altre organizzazioni, i firmatari ricordano che “L’ambiente è un obiettivo civile. La protezione dell’ambiente è vitale per la protezione dei civili. La contaminazione ambientale legata all’uso di armi esplosive pone rischi per la salute acuti e cronici per i civili. I detriti generati dall’uso intensivo di armi esplosive nelle aree popolate possono creare rischi persistenti per la salute ambientale”.

Nel sottolineare, inoltre, la coincidenza fra la Giornata ONU e l’inizio della COP27, scrivono ancora le organizzazioni: “riteniamo che il termine ‘disarmo climatico’ esprima la minaccia per il pianeta e la sofferenza resto del creato per la gestione violenta e armata dei conflitti umani. Il 6 Novembre è dunque una giornata per rinnovare l’impegno per una pace giusta per la Terra che passa dal disarmo e dalla liberazione dalle guerre e da un ‘ordine’ mondiale basato sulla aggressione, il terrore e la destabilizzazione”.


Per approfondire

Scarica qui l’appello congiunto: Giornata ONU su guerre conflitti e ambiente.

Per saperne di più sul VI incontro nazionale delle eco comunità, dal titolo “Piantare un seme” (Napoli, 4-6 novembre 2022), scarica qui il programma completo: 4-6 novembre incontro nazionale delle eco comunità depliant.

È prevista fra l’altro una conferenza pubblica, dal titolo “Eco teologie per la comunità della creazione”, il giorno 4 novembre alle ore 18.30. In presenza presso la chiesa valdese, via dei Cimbri, 8 a Napoli oppure online sulla pagina Facebook della GLAM. Per tutti i dettagli clicca qui: Volantino Conferenza pubblica 4 novembre Napoli.


La COP27

La COP27 è la 27^ conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e si terrà dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm El Sheikh, in Egitto. Dall’Italia, è accreditata la giovane metodista Irene Abra, fra i rappresentanti della campagna mondiale Climate YES (acronimo di Youth Ecumenical Summit), guidata da giovani cristiani tra i 18 e i 30 anni. Irene Abra è anche Ambasciatrice per il clima del Consiglio metodista europeo. Climate YES è nata nel contesto della COP26 e della campagna metodista mondiale Climate Justice for All (CJ4A).

Si uniranno alla COP27, in una sorta di staffetta, anche quaranta giovani attivisti per il clima della Federazione luterana mondiale (FLM) con il motto “Il creato non è in vendita”. Sono giovani da tutto il mondo che, insieme a diverse organizzazioni religiose e della società civile, sostengono i temi ambientali e negoziano per la giustizia climatica a livello globale, regionale e locale. È dal 2011 che la FLM è presente alle conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, sostenendo la giustizia climatica e intergenerazionale.