16 giorni per vincere la violenza, 12° giorno. Essere vecchie (e sole?)

Foto tratta da https://www.lavoro.gov.it/priorita/Pagine/PNRR-ok-Cdm-a-Ddl-attuativo-proposto-da-Orlando-per-anziani-non-autosufficienti.aspx

Roma (NEV), 6 dicembre 2022 – Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, gli approfondimenti del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 12: 6 DICEMBRE

Essere vecchie (e sole?)


DOMANDA
per discutere

Quali soluzioni
a una vecchiaia
“di donna”?


Pensiamoci!

Antonia, 86 anni

Mi sono sposata in seconde nozze con un
uomo desideroso di affetto, compagnia
e sostegno come me. È stato bello, fin-
ché io ho potuto essere l’elemento forte della
coppia. Quando invece ho avuto un ictus, e di
conseguenza era lui a dovermi assistere, sono
stata “convinta” a lasciare la nostra casa e re-
legata in una Rsa. Mi sento come in una pri-
gione, dorata, certo, ma non è casa mia.

Cominciamo dalle parole. Dico proprio
“vecchie”, non anziane, senior, e via mitigan-
do. Voglio sfidare tutto il brutto che nasconde
questo termine.
Essere vecchie non è come essere vecchi:
la vecchiaia al femminile è un po’ diversa, e
spesso è un po’ peggio di quella al maschile.
Anzitutto, più spesso significa essere sole: fra
le persone ottantenni, solo il 40% delle donne
risulta ancora coniugato, mentre l’80% degli
uomini ancora lo è. Gli uomini vivono quattro
o cinque anni meno delle donne (in media) ma
più raramente restano soli nel periodo finale
della loro vita. Noi donne viviamo più a lungo,
ma in cambio viviamo da sole. Oggi le cosid-
dette famiglie unipersonali sono 8 milioni e
rappresentano un terzo di tutte le famiglie.
Metà di questi 8 milioni sono persone di oltre
65 anni.
Essere anziana significa essere caregiver
del proprio marito, o compagno, dopo esserlo
stata dei propri genitori e magari dei genitori
del proprio marito. Ma dopo, quando in prima
persona si avrà bisogno di assistenza, affetto e
compagnia, ci si ritrova senza nessuno su cui
contare.
La riforma per l’assistenza agli anziani non
autosufficienti è stata da poco approvata, ma
richiede tempi certi di realizzazione e finan-
ziamenti adeguati. Oggi due terzi degli ospiti
delle Rsa sono donne. E le alternative alle Rsa,
o l’umanizzazione delle Rsa, sono percorsi in
larga parte da costruire.


Proposta di visione

POMODORI VERDI FRITTI (ALLA FERMATA DEL TRENO)

regia di Jon Avnet

Stati Uniti d’America, 1991, 125’

Dal racconto di un’arzilla vecchietta in una casa di riposo, una donna frustrata viene a conoscenza di una coinvolgente storia di amore, amicizia, ribellione al razzismo, che diviene ispirazione per un suo radicale cambiamento di vita.


VERSETTO BIBLICO

Ora che son giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi, finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione e la tua potenza a quelli che verranno. (Salmo 71, 18)

COMMENTO

L’antico orante d’Israele ha sperimentato la presenza e l’aiuto della potenza di Dio in tutte le persecuzioni che ha subito. Ora si trova in maggiore difficoltà per l’età avanzata: le sue forze declinano e gli avversari potrebbero pensare che Dio l’abbia abbandonato.
La sua richiesta di soccorso non ha però un tono sconsolato e debole, quale potremmo aspettarci in una persona gravata dal peso dell’età. Tutt’altro: chiede nuove energie per poter efficacemente trasmettere alle nuove generazioni la propria testimonianza! Consapevole di essere inserito nella grandiosa storia della salvezza, rivendica la rilevanza della propria esperienza umana e spirituale e un ruolo ancora attivo nella società: non chiede per sé, egoisticamente, ma a pro della generazione futura e a maggior gloria di Dio.


PREGHIERA

Signore dei nostri giorni, non
ti chiediamo di prolungarci
la vita indefinitamente e in
qualsiasi condizione. Più del-
la quantità degli anni, ti pre-
ghiamo di donarci la capaci-
tà di viverli nella luce della
tua grazia, nella solidarietà
con il nostro prossimo, nella
dignità di tue figlie, tuoi figli,
amate e amati. Concedici di
poter esprimere in parole e
atti la nostra riconoscenza
per ciò che Tu hai operato in
noi, per Cristo nostro Signore.
Amen.

 


Il fascicolo “16 giorni per vincere la violenza” è scaricabile integralmente in formato PDF (clicca al link di seguito): 16 giorni FDEI 2022 (disponibile anche in tedesco, inglese e spagnolo).

Si parla di Iran, di Afghanistan, di Argentina, ma anche di lavoro; di giovani; di contraccezione, aborto, prevenzione; di politica. E di felicità.

La pubblicazione contro la violenza sulle donne si trova anche come inserto cartaceo all’interno del settimanale Riforma.


“16 giorni contro la violenza” è una campagna internazionale annuale che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) aderisce alla campagna con diverse iniziative.