Roma (NEV), 17 marzo 2023 – L’Istituto ecumenico di teologia Al Mowafaqa (che in arabo significa “l’accordo”) festeggia quest’anno dieci anni di vita. L’Istituto è nato su iniziativa delle Chiese evangelica e cattolica del Marocco ed è sostenuto dalla Facoltà protestante di Teologia dell’Università di Strasburgo e dall’Institut Catholique de Paris. Negli ultimi anni, la collaborazione si è allargata anche all’Università Cattolica dell’Africa Centrale di Yaoundé, in Camerun. L’Istituto ha formato oltre 350 studenti da trenta Paesi, sia nella prospettiva ecumenica sia in quella del dialogo con l’Islam.
Per questo compleanno si sta svolgendo a Rabat, fra ieri e oggi, il colloquio sul tema “Minoranze religiose nell’Africa mediterranea e subsahariana. La sfida, la forza e la grazia di essere minoritari”. Da Strasburgo è presente il professore di etica Frédéric Rognon.
Abbiamo chiesto alla pastora Elisabetta Ribet, dottore in teologia protestante presso l’Università di Strasburgo dove insegna teologia pratica e etica, un suo commento sulla storia di questo Istituto.
“Si tratta di un’esperienza davvero unica nel suo genere – ci racconta la pastora Ribet –. La Facoltà di teologia protestante collabora attivamente alla vita dell’università, finanziariamente e certificando i diplomi. Il riconoscimento in Francia, e quindi in Europa, del titolo di studio fa sì che si possano attivare degli scambi proficui. Un professore strasburghese è membro del Consiglio scientifico, e altri si recano sul posto ogni anno, per animare le sessioni di formazione a fianco di un collega cattolico. A fianco di questo, gli studenti e le studentesse di Al Mowafaqa hanno accesso alle formazioni online di Strasburgo. Questi interlocutori rappresentano una finestra di dialogo vero. Possiamo affacciarci sul mondo grazie a studenti subsaharaiani africani, con stage e master che collegano il Kenya con Strasburgo, solo per fare un esempio”. Insomma, conclude Ribet, è un contesto interessante e “realmente interculturale ed ecumenico”.
Sul sito dell’Istituto si parla proprio di “approccio ecumenico all’apprendimento”, ma anche di prospettive nord-sud e della possibilità di una scoperta dell’Islam in una società musulmana. L’Istituto ecumenico di teologia Al Mowafaqa offre una formazione universitaria per una laurea breve in Teologia presso la Facoltà protestante di Teologia di Strasburgo o presso l’Istituto Cattolico di Parigi. Le materie di studio spaziano dalle scienze bibliche all’esegesi dell’Antico e del Nuovo Testamento, lingue bibliche (ebraico e greco), teologia sistematica (dogmatica, ecclesiologia), ma anche filosofia, etica, storia e teologia pratica. Inoltre, si parla di “originale formazione ecumenica”, come viene definita dallo stesso Istituto. La maggior parte dei corsi di teologia, infatti, sono tenuti da due insegnanti insieme, uno cattolico e uno protestante, in un’unica sessione. Gli studenti sono protestanti (di tutte le Chiese) e cattolici. Ogni studente segue l’intera lezione ascoltando anche la voce dell’altra confessione.
Il colloquio di questi due giorni prevede le conclusioni da parte dell’arcivescovo di Rabat, il cardinale Cristobal Lopez Romero, che con la pastora Karen Smith, Presidente della Chiesa evangelica in Marocco, ricoprono insieme la carica di Presidenza dell’Istituto. Direttore di Al Mowafaqa è, invece, il pastore Jean Kulagna.
Per approfondire
Sul significato di essere minoranza religiosa nell’Africa mediterranea e subsahariana, leggi anche l’articolo di Alessandro Di Bussolo su Vaticannews.va.
Qui di seguito, il tweet di lancio dell’iniziativa e la registrazione di una parte del colloquio.
https://twitter.com/almowafaqa/status/1628768460086861824