Celebrare in sicurezza la Pasqua in Terra santa

È l’appello che i patriarchi e i capi delle chiese di Gerusalemme hanno rivolto alle autorità nel messaggio congiunto per la Pasqua. Quest'anno la Pasqua cristiana, la Pasqua ebraica e il Ramadan quasi coincidono, per il secondo anno consecutivo. Prima del 2022, i tre giorni sacri non coincidevano da 33 anni

Roma (NEV/Riforma.it), 6 aprile 2023 – In un messaggio pasquale congiunto, i patriarchi e i capi delle chiese di Gerusalemme (13 leader di chiese tra cui quella greco-ortodossa, armena, copta ortodossa, evangelica luterana, episcopale, siro-cattolica, etiope-ortodossa e altre) hanno fatto appello alle autorità locali affinché i cristiani abbiano la libertà di celebrare questa Pasqua in sicurezza in Terra santa.

I leader religiosi ricordano la violenza che i cristiani hanno subito durante i servizi di culto, i funerali e altri raduni pubblici, nonché l’intervento del governo che ha limitato l’accesso ai luoghi santi durante la Settimana Santa dello scorso anno. “Nell’ultimo anno, alcune delle nostre chiese, i cortei funebri e i luoghi di raduno pubblico sono diventati obiettivi di attacco – si legge nel messaggio -. Alcuni dei nostri luoghi sacri e cimiteri sono stati profanati e alcune delle nostre antiche liturgie, come la Processione della Domenica delle Palme e la Cerimonia del Fuoco sacro, sono state vietate a migliaia di fedeli”.

La cerimonia del Fuoco sacro si tiene ogni anno il sabato prima della Pasqua ortodossa nella chiesa del Santo sepolcro a Gerusalemme: secondo la tradizione ortodossa una luce blu viene emessa all’interno della tomba di Gesù. Durante la cerimonia del 2022, il governo israeliano ha limitato l’ammissione alla cerimonia per motivi di sicurezza, decisione che il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e il Patriarcato greco-ortodosso considerarono una violazione della libertà religiosa.

“Chiediamo ai funzionari di sorveglianza di lavorare in modo cooperativo e collaborativo con noi – dichiarano i leader religiosi nel loro messaggio pasquale – e chiediamo alla comunità internazionale e ai residenti locali di buona volontà di collaborare, al fine di garantire la sicurezza, l’accesso e la libertà religiosa della comunità cristiana residente e dei milioni di pellegrini cristiani che ogni anno visitano la Terra santa”.

Si prevede che la folla sarà al culmine durante la Settimana santa e oltre, quest’anno, poiché la Pasqua cristiana, la Pasqua ebraica e il Ramadan coincidono per il secondo anno consecutivo. Prima del 2022, i tre giorni sacri non coincidevano da 33 anni. La Pasqua ebraica si svolge dal 5 al 13 aprile, la Pasqua ortodossa è il 16 aprile e il Ramadan si osserva fino al 20 aprile.

Solo 182.000, o il 2% degli 8,8 milioni di israeliani, sono cristiani, ha affermato il Dipartimento di Stato americano nel suo Rapporto 2021 sulla libertà religiosa internazionale. Tre quarti dei cristiani della nazione sono di origine arabo/palestinese. La maggior parte della popolazione israeliana è ebrea (73%), seguita dal 18% musulmano, dall’1,6% di drusi e dal 5% classificato come altro, secondo i dati del 2020 dell’Ufficio centrale di statistica israeliano.

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