Roma (NEV), 10 ottobre 2023 – Pubblichiamo l’intervento di Luca Maria Negro andato in onda su Rai Radio 1 nella trasmissione “Culto Evangelico” di domenica 8 ottobre, sulla revisione della Charta Oecumenica e sull’annuncio, ancora da confermare, di una nuova assemblea ecumenica europea nel 2026.
Qualche mese fa, commentando i risultati della recente Assemblea della Conferenza delle chiese europee (KEK) svoltasi a Tallinn (Estonia) dal 14 al 20 giugno scorso, parlavamo di crisi dell’ecumenismo in Europa, osservando tra l’altro che in quell’incontro “c’era qualche speranza che venisse annunciata la convocazione di una quarta Assemblea ecumenica europea, ma ciò non è avvenuto”.
In realtà le speranze si sono riaccese a fine settembre, quando la KEK – che riunisce protestanti e ortodossi – e il Consiglio delle Conferenze episcopali (cattoliche) d’Europa (CCEE) hanno diffuso un comunicato sul lavoro di revisione della Charta Oecumenica, a conclusione del quale si ipotizza che la Charta rivista sarà disponibile nel 2026, in concomitanza con la convocazione di una nuova Assemblea ecumenica europea. La decisione in realtà non è ancora ufficiale, ma si spera che l’annuncio venga dato alla prossima seduta del comitato congiunto tra KEK e CCEE, che avrà luogo a Belgrado all’inizio di novembre.
Ma che cosa è questa Charta Oecumenica alla cui revisione si sta lavorando? Si tratta di un breve documento, di appena 12 paragrafi, che ha come sottotitolo “Linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese in Europa”. Il testo, sottoscritto a Strasburgo dalle chiese europee nell’aprile 2001, fotografa lo stato della collaborazione ecumenica nel Vecchio continente e, per ogni argomento, formula una serie di impegni concreti.
Il ritornello della Charta, che è diventata un vero e proprio best-seller ecumenico ed è stato tradotta in decine di lingue, è “ci impegniamo”. Ci impegniamo – si potrebbe dire in sintesi – a passare dalle chiacchere ai fatti, a far avanzare in ogni campo della vita delle chiese, e nel loro comune impegno nella società, il cammino verso l’unità visibile dei cristiani.
Proprio perché centrata su una serie di impegni concreti, una Charta Oecumenica sottoscritta nel 2001 ha bisogno di essere aggiornata. Lea Schlenker, una giovane teologa evangelica di Tübingen, è la responsabile del lavoro di revisione per conto della KEK. “La struttura fondamentale della Charta rimarrà identica – ci ha spiegato – , cioè le tre sezioni in cui è articolata e le diverse aree di interesse, così come il fatto di esprimere una serie di impegni comuni delle chiese. Tuttavia, cercheremo di adattare i contenuti della Charta al mutato contesto, sforzandoci di mantenere lo stesso spirito e di essere allo stesso modo precisi e puntuali».
Una prima bozza del testo rivisto dovrebbe essere inviata alle chiese e alle conferenze episcopali nel maggio 2024, in modo che si possa arrivare ad un testo definitivo, come già detto, per il venticinquennale della Charta che cade nel 2026, anno in cui si auspica anche di celebrare la quarta Assemblea ecumenica europea. Speriamo e preghiamo che questi auspici possano diventare realtà.