Giornata mondiale contro lo sfruttamento dell’ambiente nelle guerre. VIDEO

Immagine tratta dalla copertina della pubblicazione "From Conflict to Peacebuilding. The Role of Natural Resources and the Environment", United Nations Environment Programme (UNEP)

Roma (NEV), 13 novembre 2023 – Al link sottostante potete riguardare il video della Giornata proposta dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in occasione del 6 novembre.

Il 6 novembre si è svolta in tutto il mondo e in Italia, con diverse iniziative, la Giornata internazionale delle Nazioni Unite per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in situazioni di guerra e conflitto armato.

La GLAM, insieme a SEMI DI PACE, ha organizzato un incontro con diverse testimonianze e interventi, fra cui quelli della professoressa Patricia Gonzales, direttrice del centro di biologia marina dell’Avana, quello di Alessandra Morelli, delegata UNHCR e di Suliman Khouri, avvocato.

La coordinatrice GLAM Maria Elena Lacquaniti ha proposto un monologo sul destino degli animali, degli ecosistemi e della biodiersità nei conflitti bellici. Ne emerge il panorama sconfortante della distruzione del pianeta, dell’uso di cavalli, muli, animali di grossa taglia per trasportare armi o per farne cibo in guerra. Annientamento di specie vegetali e faunistiche, che condividono la morte di soldati, comunità, foreste, campi.

Dice Lacquaniti: “Il poeta di Baghdad, così era chiamato Nabeel Yasim che con le sue parole denuncia il dramma iracheno a seguito dell’invasione statunitense nel 2003:

Guardo Baghdad adesso

ma non riconosco la città che lasciai ventisette anni fa,

dove gli alberi vigilavano sulle case,

e le case vigilavano sui passerotti,

dove i pozzi nei cortili danzavano

con dolce acqua fresca,

l’acqua, dove il mostro viene alla fine della notte

per affogare l’embrione dell’umanità.

Eppure qualcuno in questo stesso istante ascolta la mia voce con disappunto. Eppure qualcuno ancora non capisce che danni alle persone e danni all’ambiente fanno parte di un unico pensiero bellico criminale. Distruggere il Creato di Dio è impedire vitalità, vivibilità, relazioni. Distruggere il Creato di Dio vuol dire non permettere più a nessuno essere umano di godere di questo dono. Noi siamo nulla senza quel vivente che ci circonda e che separatamente chiamiamo, ambiente! Immaginiamola una vita senza cibo, senza acqua, senza aria, una vita senza amore e senza il suono ed i colori di quel meraviglioso universo che ogni giorno dovremmo difendere con una sola parola Salaam, Shalom, Pace”.

L’evento è stato trasmesso in diretta su https://www.facebook.com/semidipacetarquinia e condiviso anche sulla pagina Facebook della Commissione GLAM.