Le chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato si dotano di un ufficio di presidenza

In dirittura d'arrivo la proposta di legge sulla libertà religiosa elaborata da una gruppo di giuristi coordinati dal costituzionalista Roberto Zaccaria

Roma (NEV), 8 febbraio 2017 – La Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS), organismo promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) di cui fa parte la grande maggioranza delle chiese evangeliche italiane – anche quelle che non sono membro della FCEI, come pentecostali, avventisti, chiese dei fratelli, ecc. – si è dotata di un “ufficio di presidenza” con due vicepresidenti che hanno il compito di assistere nelle sue funzioni il presidente (che è ex officio il presidente della FCEI). I due vicepresidenti, nominati nel corso dell’ultima seduta svoltasi a Roma il 3 febbraio, sono il pastore Carmine Napolitano, preside della Facoltà pentecostale di scienze religiose, e il pastore Davide Romano, direttore del Dipartimento affari pubblici e libertà religiosa dell’Unione avventista.

“È significativo che i due nuovi vicepresidenti della CCERS siano espressione di chiese diverse da quelle membro della FCEI”, è il commento del presidente, il pastore battista Luca Maria Negro. “Si tratta di un doveroso riconoscimento nei confronti di chiese sorelle che nel tempo hanno contribuito con grande competenza e passione alla costituzione di un ‘polo evangelico’ in grado di tutelare nei confronti dello Stato gli interessi generali in materia di libertà religiosa”.

Nel corso della seduta del 3 febbraio la CCERS ha incontrato il costituzionalista Roberto Zaccaria, coordinatore del gruppo di giuristi che sta elaborando una proposta di legge sulla libertà religiosa, che superi per tutte le confessioni religiose la legislazione fascista del 1929 sui “culti ammessi”. Zaccaria ha illustrato i punti salienti del progetto, che sarà presentato ufficialmente a Roma il 6 aprile in un seminario a cui interverrà anche il pastore Negro.