Roma (NEV), 7 dicembre 2018 – La Chiesa evangelica in Germania (EKD) ha recentemente reso disponibile un documento di discussione che afferma l’importanza dell’Agenda 2030 e pone specifiche richieste a coloro che ricoprono posizioni di responsabilità all’interno della politica, della società civile e delle chiese.
Preparato dalla Commissione consultiva per lo sviluppo sostenibile dell’EKD, il documento riunisce anche esempi pratici di ciò che le chiese e le comunità possono fare per promuovere l’Agenda 2030, l’insieme dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere a livello globale entro l’anno 2030.
“Come Chiesa protestante in Germania, siamo perfettamente consapevoli della responsabilità speciale che abbiamo per un cambiamento così radicale di valori e cultura”, ha affermato Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio EKD. “Vogliamo diventare più sostenibili e più credibili nelle nostre pratiche ecclesiali. Se riusciremo a farlo, potremo quindi diventare strumenti di sviluppo sostenibile e agenti di cambiamento radicale “.
Intitolata ” Lent to us is the Star on which we live –The Agenda 2030: A Challenge to the Churches”, il documento afferma che l’Agenda 2030 è anche un mandato per ogni individuo a partecipare quotidianamente al processo di trasformazione: “le chiese e le agenzie, le congregazioni e i loro membri devono affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile. Solo in questo modo possono essere guide forti, mediatori credibili e autentici consiglieri. È proprio nella articolazione di queste tre funzioni che si trova la particolare opportunità e responsabilità della Chiesa”.
Il documento di discussione si conclude con l’affermazione che quanto più la Chiesa potrà ottenere nell’Agenda 2030, “più credibili saranno le nostre ammonizioni e sfide. Forza, promesse e visioni di fede sono importanti per corretti processi di trasformazione su larga scala e a lungo termine”, si legge nel testo.
Qui il testo integrale del documento.