#disarmo. Si apre a Roma il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità” 

Si apre a Roma il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità” promosso tra gli altri dalla Commissione Globalizzazione e Ambiente della FCEI

Roma (NEV), 1 marzo 2019 – “Come presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), oggi qui rappresentata dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM), desidero portarvi il mio personale saluto e augurio di buon lavoro. Servono “armi di giustizia”, così si legge nella seconda lettera di Paolo ai Corinzi al capitolo 6. Le armi della giustizia biblica sono la conoscenza, la pazienza, la bontà, la sincerità e l’amore”. Questo il saluto di Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) al convegno in corso a Roma questa mattina presso il Palazzo dei Gruppi parlamentari dal titolo “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”.  

Il convegno, promosso dalla Commissione globalizzazione e ambiente della FCEI, insieme ad altre organizzazioni*, intende promuovere il confronto tra rappresentanti del governo e delle istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio italiano di armamenti con particolare attenzione al ruolo ed alle funzioni di ciascun attore ed alle responsabilità nel controllo di questo settore.

“Come protestanti siamo da sempre impegnati, in Italia e all’estero, per l’educazione alla pace e alla non-violenza – ha proseguito Negro -. Abbiamo costruito insieme iniziative locali e internazionali per una pedagogia della pace, dai campi politici del centro ecumenico internazionale di Agape, ai percorsi di formazione e risoluzione dei conflitti del Movimento cristiano studenti (WSCF), e molte altre azioni rivolte alla giustizia sociale, economica e ambientale. Le chiese e la società possono costruire un’economia di pace e cooperazione, dove le “armi della giustizia” portino i loro buoni frutti: riconversione dell’industria bellica; ripudio della guerra come indicato nella nostra Carta costituzionale; istituzione di organismi civili internazionali non armati di mediazione diplomatica. La Bibbia dice ‘Beati quelli che si adoperano per la pace’ (Matteo 5:9). Grazie allora a chi lavora per realizzare questo grande sogno collettivo e condiviso”.

Silvio Minnetti, del movimento dei focolari, ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza della trasversalità su questi temi.

Elizabeth Green della Chiesa battista di Carbonia e Sulcis Iglesiente ha introdotto i lavori: “siamo presenti in Sardegna da 140 anni e abbiamo colto l’invito, nel maggio 2017,  a fare parte del Comitato riconversione della fabbrica di armi RWM. Dalla nostra realtà nasce il convegno di oggi; siamo una realtà periferica che trova la sua forza nella collaborazione. Questo convegno mette insieme due realtà periferiche, il Sulcis e lo Yemen. Il nostro scopo è portare queste due periferie connesse dalla morte delle armi, dai margini al centro delle istituzioni”.

E’ stato letto anche un saluto di Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana (CEI), che ha ringraziato gli organizzatori per il loro impegno su questo tema.

*Fondazione Finanza Etica, Movimento Politico per l’Unità e Movimento dei Focolari, Pax Christi Italia, Rete Italiana per il Disarmo, Ufficio Nazionale per i Problemi sociali e il Lavoro e dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI.