Roma (NEV), 11 aprile 2018 – “Come l’italiano sta al latino”. È l’espressione che il poeta Fran Brady usa nel suo componimento “Goldmine” per descrivere la ricchezza del cristianesimo, una fede che “non è un prodotto finito /… ma una lingua vivente / come l’italiano moderno sta al latino classico /… una miniera d’oro che continua a donare”.
Questa poesia accompagna la mostra “Segni di vita / Signes of life” in esposizione fino al prossimo 4 maggio presso la chiesa St. Andrew’s & St. George’s West a Edimburgo, appartenente alla Chiesa di Scozia.
Si tratta di 11 opere d’arte – dipinti, fotografie, ceramiche – che riflettono e vogliono far riflettere sul periodo che intercorre tra la resurrezione e l’ascensione. C’è la figura di luce del quadro di Michael Taylor sulla resurrezione; oppure due tazze rotte e riparate con l’arte del kintsugi, la “Second Chance” di Kirsty Kerr a simboleggiare la rottura e la riconciliazione tra Gesù e Pietro.
Ogni opera è accompagnata da diversi audio, disponibili attraverso un codice a barre che rimanda alla app della mostra, con una introduzione della curatrice Heather Gregg, oltre a poesie, brani biblici e testimonianze lette, con un forte accento scozzese, dai membri della chiesa ospitante.
Tra le opere esposte – il cui catalogo è disponibile online – quella che maggiormente cattura l’attenzione dei visitatori è “Imago Dei” del pittore statunitense Jacob Daniels che rappresenta un giovane uomo di colore che ascende al cielo. L’idea dell’artista era di proporre un’immagine dell’ascensione che si distaccasse dai modelli tradizionali che propongono un Cristo “bianco, più anziano, triste e crocifisso”, si legge nel catalogo.
Questo dipinto è stato esposto alla Emmanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston (USA), dove nel giugno del 2015 nove persone vennero uccise durante uno studio biblico da un suprematista bianco. Come spiega il catalogo online, “Imago Dei” è stato realizzato sei mesi prima della strage, ma è come se fosse stato pensato proprio per testimoniare quella tragedia.
Molto scalpore ha suscitato tra i membri della comunità metodista afroamericana di Charleston la sorprendente somiglianza della figura con uno dei giovani, rimasto ucciso mentre tentava di proteggere la nonna tra i banchi della chiesa.