Roma (NEV), 2 febbraio 2011 – Dopo quello varato nel 1999 e nel 2003 dalla Chiesa evangelica in Germania (EKD) e dalla Conferenza episcopale tedesca (DBK), è stato ora presentato il nuovo formulario congiunto per permettere ai tedeschi che lo desiderano di lasciare il proprio “testamento biologico”. Il nuovo testo – adattato al mutato quadro legislativo – rispetto alla vecchia versione resa obsoleta, mette in primo piano la figura del fiduciario e la sua podestà, mentre affina ulteriormente le disposizioni sui trattamenti sanitari. Il nuovo modello è stato elaborato in collaborazione con la Comunità delle chiese cristiane in Germania (ACK).
La preoccupazione dei leader cattolici ed evangelici è quella di non lasciare alcuno spazio ad interpretazioni rispetto alla scelta espressa dal paziente, mettendo al centro la sua responsabilità. La nuova versione della “Christliche Patientenvorsorge” è stata presentata al pubblico lo scorso 26 gennaio nel Domforum di Colonia, dove sono intervenuti tra gli altri, l’arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della DBK, e il vescovo luterano Jochen Bohl, vicepresidente della EKD. “Le chiese consigliano di esprimere le direttive di fine vita nominando sempre anche un fiduciario – ha precisato Bohl -. Solo così potranno essere evitati abusi di quanto precedentemente espresso garantendo la giusta interpretazione dei desiderata del paziente non più in grado di decidere. Da questo punto di vista è prioritaria la scelta del fiduciario rispetto alle mere direttive sul trattamento sanitario”.
“Una scelta sensata ed eticamente responsabile”, ha detto Zollitsch, sottolineando come quella di potersi preoccupare del proprio fine vita, stando “ancora in buona salute”, sia una vera opportunità. Friedrich Weber, presidente dell’ACK, si è rallegrato per la riuscita “collaborazione tra le chiese cristiane anche su questo importante tema”.