Roma (NEV), 13 aprile 2011 – Riunioni di preghiera all’alba, piantare degli alberi, condividere preghiere, pensieri e immagini sui social network come twitter e facebook. Sono queste alcune delle proposte lanciate dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) per fare del 22 maggio una domenica dedicata dai cristiani di tutto il mondo alla pace. La domenica in questione cade infatti all’interno della Convocazione ecumenica internazionale per la pace che, su iniziativa del CEC, si terrà a Kingston (Giamaica) dal 17 al 25 maggio prossimo. Oltre un migliaio di partecipanti si ritroverà nella città caraibica per quello che già si annuncia come il più grande incontro ecumenico per la pace mai organizzato. “Le chiese caraibiche hanno preparato una preghiera tradotta in varie lingue per essere letta durante le iniziative del 22 ovunque nel mondo. Sarà un segno tangibile di comunione tra i cristiani del pianeta”, ha spiegato il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC.
Un richiamo che è stato ripreso anche da “Osare la pace per fede”, il movimento ecumenico giovanile italiano che nel seminario svoltosi a Roma il 2 e 3 aprile scorso ha reso noto un comunicato nel quale si chiede, tra l’altro, che “tutte le comunità cristiane del nostro Paese – parrocchie, gruppi di base, cenacoli di studio, chiese evangeliche – accompagnino con la loro intercessione la preparazione e lo svolgimento dell’incontro di Kingston, dedicando la domenica 22 maggio ad una preghiera corale e comunitaria affinché l’assemblea ecumenica di Kingston possa raggiungere i risultati sperati”.
Commentando le altre proposte per la domenica della pace, il segretario generale del CEC ha sottolineato che “chi deciderà di piantare un albero lo farà con lo spirito di simboleggiare lo sforzo di portare la pace di Cristo a un mondo sofferente”. Tveit ha anche rimarcato l’importanza dei social network: “Può essere una vera sfida scrivere una preghiera in soli 140 caratteri su Twitter”.
A questo proposito sul sito del CEC è disponibile un esempio di un culto per la pace pensato proprio per twitter. Altri testi liturgici e riflessioni per l’occasione sono disponibili sul sito www.overcomingviolence.org. “Ognuno utilizzi il linguaggio che gli è più consono per costruire ponti per una pace giusta”, ha concluso Tveit.