Roma (NEV), 13 aprile 2011 – La chiesa valdese di Palermo apre un registro per i testamenti biologici, dove tutti i sabato pomeriggio sarà possibile depositare le proprie direttive anticipate per i trattamenti sanitari di fine vita che verrà lanciata il 16 aprile con una conferenza pubblica nel tempio di Palermo (vedi appuntamenti). L’iniziativa si iscrive nel solco dell’impegno concreto portato avanti da numerose comunità evangeliche in tutta Italia a favore della libertà di scelta del cittadino come previsto dall’art. 32 della Costituzione.
“Il tema è molto sentito nella nostra comunità – ha dichiarato all’Agenzia stampa NEV il pastore della chiesa valdese di Palermo, Giuseppe Ficara -. L’iniziativa è partita da noi, ma ha visto molto presto il coinvolgimento della società civile, tant’è che gli avvocati che in via volontaria seguiranno gli aspetti legali delle direttive anticipate di fine vita, non sono nostri membri di chiesa. Naturalmente – sottolinea Ficara – il registro potrà essere compilato da credenti e non. Nel documento potranno essere indicate le cure alle quali si vuole o non si vuole sottostare e il nome del fiduciario che rappresenterà ai medici le volontà del malato”.
Per Ficara “il testamento biologico si configura pienamente all’interno di una cultura d’amore”. E’ una “risposta evangelica alla dignità della vita e una testimonianza di laicità in una fase della nostra storia in cui le religioni aspirano al controllo totale dell’essere umano”. Come già affermato dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi nel 2007, Ficara ha ricordato come la vita vera non sia pura funzione biologica, ma vita biografica di rapporti e di partecipazione.