Pluralismo. La FCEI promuove l’Iniziativa dei cittadini europei per la libertà d’informazione

Aquilante: “Il sistema dell’informazione fatica ad assumere la dimensione plurale”

Roma (NEV), 20 febbraio 2013 – “L’Europa nasce pluralista sul piano religioso e culturale e l’Italia si sta inevitabilmente interrogando su questa complessità. Ma il sistema dell’informazione fatica ad assumere questa dimensione, al plurale, che sempre più sta contraddistinguendo il nostro paese e che oggi sarebbe riduttivo e fuorviante definire una novità”. Così si è espresso il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, in merito all’iniziativa dei cittadini europei per il pluralismo mediatico e la libertà di informazione “European Initiative for Media Pluralism” (EIMP), che vede la FCEI nel Coordinamento italiano insieme al mensile Confronti e altre realtà associative, sindacali e giornalistiche italiane ed europee, tra le quali: Articolo 21, Alternative Europee, Libertà e Giustizia, CGIL, ARCI, MoveON Italia, Libera Informazione, Caffè News, Cittadinanzattiva, Movimento Difesa del Cittadino (MDC), Youth Press Italia.

“Nel nostro paese – ha proseguito Aquilante – l’informazione religiosa, ad esempio, appare condizionata da un’attenzione quasi esclusiva alle istituzioni della chiesa cattolica, faticando anche a cogliere la complessità di scelte e orientamenti che pure si esprimono all’interno del mondo cattolico nel suo complesso. L’erosione del diritto a un’informazione indipendente, libera e plurale, sosteniamo, è una minaccia al pieno esercizio della cittadinanza europea”. Tra le richieste dei cittadini europei – che hanno visto tra le prime adesioni quella del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e, in Italia della portavoce nazionale Tana De Zulueta – sono: evitare la concentrazione della proprietà dei media; assicurare l’indipendenza degli organi di controllo preposti; una corretta definizione del conflitto di interessi e nuovi sistemi di monitoraggio europei. L’idea è quella di salvaguardare con norme comuni e vincolanti il diritto a un’informazione indipendente e pluralista. Per aprire un processo legislativo a livello europeo su questi punti, la petizione lanciata dalla EIMP deve ora raggiungere il traguardo del milione di firme, come previsto dal nuovo strumento di democrazia diretta introdotto con il Trattato di Lisbona.

La EIMP raggruppa oltre cento tra associazioni e organizzazioni della società civile dell’Unione europea (UE) e gode del sostegno di numerose testate giornalistiche, di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, della politica e delle università. Sul sito www.mediainitiative.eu/it/ è possibile firmare la petizione.