Giubileo della Riforma. A Zurigo un Congresso internazionale in vista del 2017

Presenti più di 240 protestanti da tutto il mondo

Roma (NEV), 9 ottobre 2013 – In queste ore si sta avviando alla conclusione la 5 giorni che a Zurigo (Svizzera) ha visto fianco a fianco più di 200 esponenti del protestantesimo europeo e mondiale intenti a tracciare un’agenda per il 2017, anno delle celebrazioni per il Cinquecentenario della Riforma. All’attenzione degli studiosi ed esponenti di varie chiese protestanti un fitto programma con temi quali la storia del protestantesimo, il significato della Riforma per le chiese e la società, le sfide attuali che coinvolgono le chiese evangeliche, la portata ecumenica del movimento protestante. E proprio di ecumenismo parla oggi pomeriggio il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che a Zurigo interviene sul tema: “Prospettive ecumeniche del Giubileo della Riforma”.

Il Congresso, organizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) e dalla Chiesa evangelica in Germania (EKD), dopo il culto di apertura svoltosi domenica 6 ottobre nella Grossmünster, ha iniziato i suoi lavori con una prolusione tenuta dall’ex primate della comunione anglicana Rowan Williams sul tema: “L’eredità della Riforma”.

È la prima volta che le chiese protestanti d’Europa decidono di celebrare insieme un Giubileo della Riforma. “Da questo Giubileo potranno scaturire dinamiche positive”: questo l’augurio del pastore Gottfried Locher, presidente della FCES, che tuttavia ha tenuto a far notare che non si tratta di celebrare le chiese protestanti, ma di rilanciare la proposta del rinnovamento dell’unica chiesa di Cristo. Nel corso di una conferenza stampa, insieme al presidente dell’EKD, pastore Nikolaus Schneider, Locher aveva sottolineato il fatto che le chiese protestanti si stanno riavvicinando le une alle altre. “Dopo secoli di indifferenza reciproca, e qualche volta anche di contrasti, le chiese nate dalla Riforma sono coscienti di essere chiamate oggi a rendere insieme testimonianza e servizio al mondo”, ha affermato per parte sua Schneider, aggiungendo: “Vogliamo mostrare che le chiese protestanti hanno ancora un messaggio da rivolgere al XXI secolo e che esse intendono contribuire a modellare la società, per il bene di tutti”. L’invito a partecipare al Giubileo è esteso “alle sorelle e ai fratelli cattolico-romani, ortodossi e delle chiese evangeliche libere” ha precisato Schneider, auspicando per il 2017 addirittura un atto ufficiale di riconciliazione. Più di 600 milioni di persone aderiscono oggi a una denominazione protestante nel mondo.

Erano presenti per l’occasione, tra gli altri, il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), pastore Olaf Fykse Tveit; Margot Kässmann, ambasciatrice dell’EKD per il Giubileo della Riforma del 2017, Michael Bünker, segretario generale della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE); il pastore Laurent Schlumberger, presidente della Chiesa protestante unita di Francia; e dall’Italia il teologo valdese Fulvio Ferrario.