Giovani evangelici. Domani apre il XIX Congresso della FGEI

Dal 31 ottobre al 3 novembre presso il Centro Ecumene di Velletri (Roma)

Roma (NEV), 30 ottobre 2013 – Sono più di novanta i giovani battisti, metodisti e valdesi che si sono dati appuntamento per il XIX Congresso della Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI) che si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre presso il Centro Ecumene di Velletri (RM). Una FGEI che negli ultimi 30 mesi – questo il lasso di tempo tra un Congresso e l’altro – si è fatta più interculturale e intergenerazionale.

Al centro dell’attenzione sarà il binomio: cura e testimonianza. “Cura come offerta del proprio servizio verso le comunità, testimonianza come necessità di uscire fuori dalle nostre chiese per andare nella città, esserci, portare la propria voce”, spiega il segretario uscente Claudio Paravati, e aggiunge: “Non c’è dubbio che oggi la FGEI da una parte è ringiovanita, dall’altra, con la presenza di ‘nuovi italiani’ anche nelle nostre comunità, si è diversificata sul piano delle provenienze culturali”.

Non è un caso se in questi mesi la FGEI ha aumentato sintonia e collaborazione con il programma “Essere chiesa insieme” (ECI) promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). La FGEI pertanto ha partecipato attivamente al primo progetto LINFA (Laboratorio interculturale di formazione e accoglienza) promosso da ECI, mentre insieme a Radio Beckwith evangelica ha messo su il progetto “Generazione Italia” teso a documentare la presenza dei giovani all’interno delle chiese. L’idea è di produrre materiale aggiornato anche in vista di uno dei prossimi seminari LINFA sul tema delle dinamiche intergenerazionali previsto per marzo 2014.

Intanto, il Consiglio FGEI ha ripensato in chiave giovanile il progetto ECI come EGI (Essere giovani insieme): si tratta di “re-immaginarsi” e ridisegnare una FGEI che tenga conto delle esigenze di una nuova generazione dalle molteplici radici. “Una necessità che deve interessare tutto il mondo giovanile ed ecclesiastico”, dice Paravati che traccia anche un bilancio della sua esperienza come segretario: “Questi due anni e mezzo di mandato sono stati per me un profondo cambiamento di vita. Ho dato tutto quello che ho potuto con spirito di servizio, eppure è stato poco, troppo poco rispetto a ciò che ho ricevuto. Gli affetti, i momenti di edificazione e le opportunità di crescita sono stati innumerevoli. Essere al servizio è un qualcosa di prezioso, è bene ricordarsi di ringraziare per questa opportunità, anche nei momenti di dolore”.

Il Congresso che si apre domani non solo traccerà le priorità del prossimo mandato impostando il lavoro dei gruppi, ma – tra le altre cariche – eleggerà anche i sette membri del Consiglio, il quale, a sua volta, eleggerà il nuovo segretario (http://www.fgei.org).