Roma (NEV), 24 marzo 2015 – Una settimana per scoprire la cultura armena, per raccontare la storia e la resilienza del suo popolo. In occasione del Centenario del genocidio del popolo armeno – e nel contesto delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra – l’Ambasciata armena in Italia, in collaborazione con l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi (ICSBA) e i sociologi della religione dell’Associazione italiana di sociologia (AIS), organizzano a Roma incontri, presentazioni, concerti e una rassegna cinematografica. Anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) è tra i promotori di: ”Armenia: metamorfosi fra memoria e identità”, questo il titolo della manifestazione che da lunedì scorso e sino al 28 marzo, vedrà protagonisti storici, psicanalisti, sociologi, antropologi, studiosi italiani e armeni, giornalisti, esponenti del mondo politico e della società civile confrontarsi sui tanti temi: dal ruolo del racconto biografico nella grande storia, alla storia degli armeni in Italia, dal rapporto spiritualità-religione (l’Armenia fu la prima nazione al mondo a aver adottato il Cristianesimo nel 301 come religione di Stato) all’Armenia nell’attuale contesto internazionale. A una domanda, in particolare, i diversi dibattiti organizzati in questa settimana cercheranno di rispondere: ”A che punto è la consapevolezza collettiva del genocidio di cui sono stati vittime e della loro azione tesa alla prevenzione dei genocidi?”. Numerosi gli appuntamenti tra i quali ricordiamo per questa sera la proiezione del film “La masserie delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani, con l’introduzione di Alessandro Boschi presso il cinema Trevi (Vicolo del Puttarello 25, Roma). Domani, giovedì 26 marzo, l’incontro dal titolo “L’Armenia, spiritualità e religioni” con Gino Battaglia e Zara Pogossian moderati da Gian Mario Gillio dell’Agenzia stampa NEV. Venerdì 27, la presentazione del libro “L’Armenia, gli armeni. Cento anni dopo” di Maria Immacolata Macioti, con Antimo Luigi Farro, Gino Battaglia e il direttore della rivista Confronti, Claudio Paravati.
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