Lutto nell’evangelismo italiano. Ci ha lasciati il pastore Domenico Maselli

Storico, parlamentare e presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Roma (NEV), 9 marzo 2016 – E’ mancato lo scorso 4 marzo, a Lucca, all’età di 82 anni, il professor Domenico Maselli. Figura di spicco dell’evangelismo italiano, esponente delle Chiese libere e pastore della chiesa valdese di Lucca, nella sua esistenza Maselli ha saputo coniugare l’esperienza teologica e spirituale dell’evangelismo del Risveglio e delle chiese protestanti storiche. Docente di storia del cristianesimo all’università di Firenze, parlamentare dal 1994 al 2001, Maselli è stato presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) dal 2006 al 2009.

Così lo ricorda il pastore Luca Maria Negro, attuale presidente FCEI: “Sono molto addolorato per la scomparsa di Domenico Maselli che avevo sentito proprio il giorno della sua morte. Mi aveva chiamato per un progetto che aveva a cuore: un gemellaggio tra Lucca e Ginevra, la città dove tanti protestanti lucchesi avevano trovato rifugio al tempo della Controriforma. Domenico Maselli è stato un personaggio poliedrico: grande pastore, storico del movimento evangelico in Italia, deputato al Parlamento attivo in vari campi, particolarmente in quello della libertà religiosa. E’ stato fautore di un ecumenismo a 360° gradi, prima di tutto fra le chiese evangeliche ma anche nei confronti del cattolicesimo”.

E’ con questo spirito che lunedì 7 marzo presso la basilica di S. Frediano, dal cui pulpito nel Cinquecento predicò il riformatore italiano Pier Martire Vermigli, si sono svolti i funerali. Il culto, cui ha partecipato una folla di oltre 400 persone, è stato presieduto dai pastori Mario Affuso e Paolo Ricca. Quest’ultimo al momento della predicazione si è chiesto: “Perché siamo una folla così grande e composita? Semplice, siamo numerosi perché Domenico è stato, in modo straordinario, un uomo ponte. Un uomo che ha saputo collegare in modo fecondo, cioè in una forma di comunione, realtà diverse, di solito separate. Domenico è stato trait d’union tra l’evangelismo carismatico e quello storico. È stato ponte tra protestantesimo e cattolicesimo. Ma anche tra la sua attività di predicatore e l’università, tra fede e politica. Abbiamo bisogno di uomini così, di uomini ponte, in un tempo nel quale invece si erigono muri”.

Tra le sue opere pubblicate per l’editrice Claudiana, ricordiamo: “Tra Risveglio e millennio. Storia delle chiese cristiane dei Fratelli, 1836-1886” (1974); “Libertà della Parola. Storia delle chiese cristiane dei Fratelli, 1886-1946” (1978); “Villa Betania, un’avventura della fede. Storia dell’ospedale evangelico di Napoli” (1989); “Storia dei battisti italiani – 1873-1923” (2003).