Scuola pubblica. Messa in orario scolastico? Ronco (FCEI): la legge parla chiaro

Roma (NEV) 21 settembre 2016 – Il battage mediatico e politico suscitato dalla notizia riportata dal sito web de “L’Espresso”, relativamente a una dirigente scolastica che, applicando la legge, ha vietato in orario scolastico la celebrazione della messa cattolica all’interno di una scuola pubblica di Domodossola, per Silvana Ronco, membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), testimonia del fatto di “quanto sia grave nel nostro Paese la mancanza di una legge sulla libertà religiosa, un vuoto normativo colmato dall’ignoranza sia verso il fatto religioso, proprio e altrui, sia verso il supremo principio costituzionale della laicità, e della non confessionalità del nostro Stato”.

Per Ronco, che è stata anche presidente dell’“Associazione 31 Ottobre-per una scuola laica e pluralista”, il problema non è la dirigente scolastica, bensì chi strumentalizza l’accaduto pur di “accusare di ‘razzismo al contrario’ e di ‘dittatura della minoranza’” chi semplicemente applica il principio supremo della laicità. “Sarebbe quindi auspicabile – conclude Ronco – una richiesta di chiarimento sull’operato non diretta ai dirigenti scolastici, bensì rivolta agli esponenti politici che ritengono necessario ridurre a ‘tradizione’ il proprio percorso di fede, imponendone le ritualità all’intera collettività: un vero e proprio atto di violenza verso l’altro, nonché testimonianza di scarso rispetto verso la confessione o religione di appartenenza”.