Rimpatri forzati. Cinque sudanesi ricorrono alla Corte europea

Il ricorso per respingimento collettivo è stato presentato grazie ad alcune organizzazioni del Tavolo Asilo nazionale. Tra le altre cose vuole contribuire a spingere i singoli Stati membri dell'Unione europea a non siglare accordi con regimi dittatoriali

Roma (NEV), 14 febbraio 2017 – Si terrà questo giovedì a Roma, presso la Federazione nazionale stampa italiana (FNSI) una conferenza stampa dedicata al ricorso che cinque cittadini sudanesi provenienti dal Darfur hanno presentato alla Corte europea dei diritti umani (CEDU), relativo a un rimpatrio collettivo subito il 24 agosto del 2016 ad opera delle autorità italiane. Organizzata da alcune delle associazioni che fanno parte del “Tavolo Asilo Nazionale”, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), la conferenza è stata convocata per fare luce sui termini giuridici della violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che i ricorrenti contestano al governo italiano.

La vicenda da cui origina il ricorso segue l’accordo che la polizia italiana e la polizia sudanese hanno sottoscritto a Roma il 3 agosto 2016: qualche settimana più tardi, lungo la frontiera di Ventimiglia, una quarantina di migranti sudanesi sono stati arrestati, trasferiti nell’hotspot di Taranto e da lì espulsi con un volo che li ha riportati a Khartoum.

L’iniziativa giudiziaria degli avvocati dei ricorrenti, Dario Belluccio e Salvatore Fachile, è stata sostenuta dalle associazioni ASGI e ARCI, componenti del “Tavolo Asilo”, e dai parlamentari europei Cornelia Ernst, Marie-Christine Vergiat, Josu Juaristi e Joao Pimenta Lopes (appartenenti al gruppo GUE/NGL), che tra il 19 e il 22 dicembre scorsi si sono recati in Sudan per consentire ai ricorrenti di incontrare gli avvocati.

Stando a quanto si legge nel comunicato congiunto diramato oggi dalle organizzazioni che hanno indetto la conferenza stampa, “il ricorso confida di essere un tassello che spinga i singoli Stati membri dell’Unione europea e la stessa UE a non accordare risorse economiche a regimi dittatoriali, come quello del Sudan, per la stipula di accordi di riammissione a scapito della vita e della libertà della persona, affinché l’Europa torni ad essere terra di accoglienza promotrice di democrazia”.

Hanno indetto la conferenza stampa, che si svolgerà giovedì 16 febbraio alle 14.30 in Corso Vittorio Emanuele 249, le seguenti organizzazioni facenti parte del “Tavolo Asilo”: FCEI, ARCI, ASGI, Amnesty international, A Buon Diritto, Senzaconfine, Cnca, Medu, CIR, Focus-Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli; a queste si è aggiunta l’adesione della CILD (Coalizione Libertà e Diritti civili).