Roma (NEV), 18 maggio 2017 – Dal 20 maggio a Wittenberg si aprono le “Porte della libertà”. E’ questo il titolo della Esposizione universale allestita nella città dove Lutero affisse le sue 95 tesi contro le indulgenze, in occasione del Cinquecentenario della Riforma protestante. Fino al 20 settembre prossimo nella città si terranno più di 2000 eventi organizzati da 80 espositori provenienti da tutto il mondo. Il tutto inizierà questo sabato con un culto pubblico sulla piazza del mercato della cittadina medievale.
Le “Porte della libertà” sono sette ingressi presso l’antico perimetro cittadino che vogliono simbolicamente aprirsi sul futuro perché, scrivono gli organizzatori, “la parola Riforma significa prima di tutto ‘dare forma’ al futuro”. Uscendo dalla stazione ferroviaria, la prima Porta che un visitatore incontra è quella dell’accoglienza, una torre di avvistamento, dalla quale si può avere un panorama della città, costruita nella forma di un libro che richiama la Bibbia di Lutero. Ogni Porta è contraddistinta da una particolare ambientazione cittadina o artistica e, soprattutto, da un tema specifico: la spiritualità; la gioventù; la giustizia, la pace e l’integrità del creato; l’ecumenismo e la religione; la globalizzazione; la cultura.
Sono tantissimi gli eventi che l’esposizione offre ogni giorno per ogni tipo di interesse e di età: mostre, concerti, installazioni artistiche, rappresentazioni teatrali, culti, attività per bambini. Ognuna delle 16 settimane di esposizione avrà un tema specifico: si inizia con la “Settimana della festa” che segna l’accoglienza alla città e nell’ambito della quale si svolgerà il Kirchentag, la festa di popolo delle chiese evangeliche tedesche, che inizierà il 24 maggio prossimo in contemporanea a Wittenberg e a Berlino. Nelle settimane successive si parlerà tra l’altro di Europa, educazione, dialogo interreligioso, diritti umani, Bibbia e immagini.
All’Esposizione sarà presente anche la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) con uno stand fino al 15 giugno, gestito in collaborazione con le chiese metodiste evaldesi.