Il Consiglio ecumenico garante di giustizia in Zimbabwe

La delegazione del CEC incontra il vice presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, al centro dell'immagine. Foto: WCC/Claus Grue

Roma (NEV), 22 maggio 2017 – Una delegazione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) guidata dal segretario generale Olav Fykse Tveit, è stata ricevuta in Zimbabwe, lo scorso 19 maggio, dal vicepresidente Emmersom Mnangagwa e da alti rappresentanti governativi. La visita rientra nel programma del Pellegrinaggio per la pace a la giustizia promosso dal CEC.

“La nostra delegazione – ha spiegato Tveit durante l’incontro – è qui per esprimere sostegno alle chiese dello Zimbabwe nel loro sforzo pacifico di promuovere il benessere della popolazione e di lavorare per il dialogo con il governo, i partiti politici e altre organizzazioni non governative”.

Tveit ha quindi accennato a una serie di problemi rispetto ai quali le chiese sono attive: la situazioni dei giovani, spesso colpiti dalla disoccupazione e dalla marginalizzazione; i diritti umani; le necessità dei bambini; l’iniqua distribuzione delle risorse. “Si tratta di questioni rispetto alle quali le nostre chiese sono profondamente impegnate e ricercano un dialogo aperto e critico in vista di una maggior collaborazione con le forze politiche e le mondo imprenditoriale”.

Nello Zimbabwe nel 2018 si dovranno tenere le elezioni parlamentari e il tema è stato sollevato da Tveit, in occasione dell’incontro. L’organismo ecumenico, attraverso il suo segretario generale, ha offerto la propria disponibilità nel monitorare le procedure elettorali per garantire “un’elezione pacifica, giusta e democratica”. La proposta è stata accolta con entusiasmo e gratitudine sia dal vicepresidente Mnangagwa che dal leader dell’opposizione Morgan Tsvangirai. “La reazione positiva alla nostra proposta, giunta dalle due parti, è incoraggiante”, ha concluso Tveit.