Roma, 14 dicembre 2017 (NEV/CS63) – Soddisfazione per l’approvazione al Senato della legge che disciplina le “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” è stata espressa da Luca Savarino, coordinatore della Commissione bioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi in Italia.
“E’ una conquista per l’Italia che non ha nulla di rivoluzionario – ha dichiarato all’Agenzia NEV –, ma semplicemente ci pone sullo stesso piano della stragrande maggioranza dei paesi europei e occidentali”.
Una legge che ribadisce l’importanza del “consenso informato” nella relazione medico-paziente, un dato che agli occhi di Savarino riconosce due elementi fondamentali: “da un lato la relazione medico-paziente che si basa sulla fiducia e la collaborazione reciproca, ma dall’altro la facoltà del paziente di avere l’ultima parola riguardo ai trattamenti a cui vuol essere sottoposto”.
Inoltre, “è un testo esente da ogni deriva eutanasica, esplicita o velata – aggiunge Savarino – che ha come pregio ulteriore quello di permettere la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione artificiali a pazienti in stato vegetativo persistente”.
Anche se è probabile che questa legge verrà “effettivamente utilizzata da una stretta minoranza di persone, come accade in tutti i paesi che hanno adottato le direttive anticipate di trattamento – conclude Savarino -, essa tuttavia ha il merito di riconoscere un diritto fondamentale che è ampiamente condiviso dalla maggioranza dei cittadini, ivi compresa larga parte del mondo cattolico-romano”.