Roma (NEV), 18 febbraio 2019 – La Chiesa unita di Cristo (United church of Christ – UCC) sostiene gli obiettivi del “Green New Deal”, il piano per affrontare il cambiamento climatico presentato recentemente al Congresso americano dalla deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez e dal senatore Ed Markey.
“Si tratta di un massiccio programma di investimenti in posti di lavoro e infrastrutture per l’energia pulita che trasformerebbe non solo il settore energetico, ma l’intera economia” ha affermato il pastore Brooks Berndt, ministro della giustizia ambientale dell’UCC. “Questo porterebbe a sia ad abbattere le emissioni di C02 sia a rendere l’economia più giusta e più equa”.
Il “Green New Deal” richiede una completa transizione alle energie rinnovabili entro il 2030. L’UCC ha accolto con entusiasmo questo programma, che va nella direzione di quanto la chiesa da tempo già va predicando: “La giustizia ambientale è al centro del New Deal verde; il cambiamento climatico minaccia la sicurezza, la salute e la dignità della gente comune”.
Giustizia ambientale e riconversione sono le parole chiave che hanno portato migliaia di persone a firmare una petizione in Ohio; le istanze sono state portate da attivisti e studenti accompagnati da Berndt al senatore Sherrod Brown chiedendo di interrompere tutte le nuove estrazioni di combustibili fossili, di creare infrastrutture e sussidi per arrivare alla generazione di energia di transizione, e poi al 100% di energia rinnovabile entro il 2035 o prima, interventi in agricoltura e trasporti, garantendo una transizione equa e giusta, guidata da lavoratori e comunità interessati, una tutela dei diritti degli indigeni e garanzie su occupazione e salari.
Anche il pastore Alex Vishio, vice presidente della Conferenza dell’Atlantico centrale, in rappresentanza del Ministero della giustizia ambientale dell’UCC si è recato presso l’ufficio del senatore del Maryland, Christopher Van Hollen dichiarando: “La risoluzione è in linea con i nostri impegni storici per la salvaguardia della terra, il benessere degli oppressi e degli emarginati e per il progresso del bene comune. È mia fervida speranza che il prossimo Sinodo Generale approvi una risoluzione a sostegno del Green New Deal. Siamo fuori tempo. Il problema catastrofico dei cambiamenti climatici è immediato e su scala globale”. A questo vuole rispondere il Green New Deal, e la chiesa in generale “è chiamata in modo profetico come testimone e sostenitore di questo momento cruciale nella storia umana, un kairos che è contemporaneamente un tempo di criticità e di opportunità”.Altri ministri dell’UCC stanno rispondendo all’invito degli esecutivi e del mandato morale del Sinodo Generale 2017 che ha esortato a “parlare dai pulpiti sull’obbligo morale della nostra generazione di proteggere la creazione di Dio”.