Traslocano le famiglie del “parco Evangelico” di Ponticelli (Napoli)

Nell’area, intitolata al riformatore calvinista Galeazzo Caracciolo, opera da molti anni il Centro sociale “Casa Mia-Emilio Nitti”, dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), che offre servizi gratuiti a centinaia di persone del quartiere

Immagine tratta da Google Maps

Roma (NEV), 6 dicembre 2019 – È iniziato il trasferimento delle famiglie di Ponticelli (Napoli) dal “Parco evangelico” intitolato al riformatore calvinista Galeazzo Caracciolo, alle nuove abitazioni di via dell’Odissea. Parco Galeazzo è un complesso di casette prefabbricate donate dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) nel 1983 al Comune di Napoli, a seguito del terremoto del 1980, come risposta all’emergenza abitativa post-sisma.

Le famiglie stanno traslocando in 32 nuovi fabbricati di edilizia popolare, realizzati negli ultimi 12 anni, a circa un chilometro dalla zona. Le 60 casette provvisorie del “Parco evangelico”, ormai obsolete, dovrebbero essere abbattute per fare spazio ad aree verdi e altre case popolari, secondo un piano di edilizia residenziale pubblica, piano che al momento non è stato approvato né finanziato. L’Ufficio case ha cercato soluzioni abitative per le famiglie aventi diritto e restano ancora persone senza casa.

Negli ultimi 36 anni il Parco ha vissuto molte trasformazioni: alcune famiglie si sono trasferite, alcune case liberate sono state occupate abusivamente, parte delle abitazioni risultano fatiscenti e sono emersi problemi per la presenza di amianto, che all’epoca era utilizzato per le costruzioni; le prime disposizioni che regolamentano l’uso dell’amianto in Italia risalgono infatti al 1986, mentre sono nel 1992 ne viene vietata l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione, introducendo un programma di dismissione che ha subito deroghe e ritardi.

Nell’area del Parco evangelico Galeazzo Caracciolo opera da molti anni il Centro sociale “Casa Mia-Emilio Nitti”, dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Il Centro ha effettuato negli anni i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione con l’incapsulamento dell’amianto.

Il Centro sociale “Casa Mia-Emilio Nitti” offre servizi gratuiti a centinaia di persone del quartiere e non solo, fra cui attività di assistenza scolastica, sociale, culturale, sportello di ascolto e attività per persone disabili. In particolare, tutti i giorni ospita circa 50 bambini, proponendo laboratori, attività ludiche, sportive e di cucina. Il centro inoltre ha uno sguardo ecumenico, collaborando con varie associazioni cattoliche, parrocchie e oratori. Attraverso un protocollo con l’università Federico II coinvolge tirocinanti in psicologia e scienze dell’educazione, collabora con il Tribunale dei minori per la “messa alla prova” e il reinserimento di ragazzi con reati leggeri e con l’associazione Itaca, che si occupa di reinserimento lavorativo di persone con disabilità o difficoltà mentali, in via di guarigione, attraverso progetti che prevedono percorsi di alcuni mesi con l’opportunità di integrazione e accompagnamento, in particolare nelle attività di gioco, organizzazione dei laboratori e assistenza, accompagnati da volontari e operatori.

Il centro ospita inoltre, settimanalmente, gruppi sulla genitorialità, con la presenza di una psicologa, e servizi personalizzati rivolti a giovani e famiglie del quartiere e delle comunità evangeliche del territorio. Collabora infine con la Fondazione evangelica Villa Betania, mettendo a disposizione i locali per i corsi di preparazione al parto e post-parto con ostetriche, psicologhe e pediatre. Infine, si riuniscono presso la struttura metodista e negli spazi verdi anche giovani scout e gruppi in ritiro spirituale.