Salvador. Esercito in parlamento in nome di Dio

Organismi ecumenici chiamano alla pace e alla democrazia dopo che il presidente Bukele è entrato in parlamento accompagnato dall'esercito

Roma (NEV), 18 febbraio 2020 – La Mesa de las Iglesias Historicas de El Salvador, il Foro ecumenico del Consiglio delle chiese latinoamericane (FECLAI) e il Foro ecumenico hanno diramato un appello congiunto per incoraggiare il governo e i diversi settori sociali a dialogare a seguito della crisi che sta attraversando il paese.

Domenica 9 febbraio, infatti, il presidente, Nayib Bukele è entrato nel parlamento nazionale insieme a militari e poliziotti armati, dopo che i deputati si erano rifiutati di approvare un prestito di 109 milioni di dollari destinato a finanziare un piano di sicurezza proposto dallo stesso governo. Bukele pur avendo vinto le elezioni presidenziali del febbraio 2019 non ha la maggioranza in parlamento.

Prendendo il posto del presidente della Camera dei deputati Bukele ha detto di agire secondo “gli insegnamenti di Dio” e il “diritto divino”. “La decisione che prenderemo ora la metteremo nelle mani di Dio. Diciamo una preghiera”, ha detto.

“Ciò che è accaduto – dicono le chiese – è un segno di retrocessione della democrazia (…). Che i poteri dello stato entrino in conflitto in questo modo, invece di essere un esempio di pace, rispetto e tolleranza, mette i cittadini in una situazione pericolosa che spinge alla polarizzazione e alla violenza” hanno proseguito.

Bukele ha detto che se il piano non fosse stato approvato i deputati sarebbero stati convocati la domenica successiva; e se le cose non fossero andate secondo la volontà del governo, avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di insorgere contro il parlamento.

I deputati hanno gridato all’autogolpe e organismi internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch hanno censurato la condotta di Bukele e una denuncia è giunta anche dal portavoce della Segreteria di Stato USA che ha ricordato al presidente salvadoregno il dovere di rispettare la costituzione e la divisione dei poteri.

I giudici della Camera Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia hanno vietato a Bukele di utilizzare l’esercito per “attività contrarie agli scopi costituzionali stabiliti”.

“E’ intollerabile che si sia utilizzato l’esercito e la Polizia nazionale per un’azione che ha messo a rischio l’istituzionalità dello stato e il rispetto dei diritti umani” prosegue l’appello.

Sabato sera nella piazza Morazan di San Salvador si è svolta una veglia ecumenica “contro la paura e il militarismo” in cui le chiese hanno chiesto pace e democrazia.

Guarda la galleria fotografica.