Covid-19. La pace non può aspettare. Lo chiedono luterani e islamici

In una dichiarazione congiunta le due organizzazioni religiose, in rappresentanza di milioni di credenti, chiedono un cessate il fuoco immediato globale durante la pandemia di coronavirus. Junge: “Le persone hanno bisogno di servizi sanitari, protezione e cibo, non di armi”

Foto R. Schlott - FLM

Roma (NEV), 12 maggio 2020 – La Federazione luterana mondiale (FLM) e la Islamic Relief Worldwide (IRW) hanno chiesto congiuntamente un “cessate il fuoco” globale e immediato, per la fine delle ostilità e dei conflitti in corso in Afghanistan, Yemen, Siria, territori palestinesi occupati, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Myanmar, Camerun e Colombia e altri paesi.

La richiesta di deporre le armi è accompagnata da quella di garanzie di accesso agli aiuti umanitari per proteggere popolazioni e persone vulnerabili dal COVID-19. “Continue violenze e conflitti armati limitano fortemente gli sforzi delle organizzazioni locali, nazionali e internazionali per proteggere rifugiati, sfollati, donne, bambini, anziani e altri gruppi vulnerabili dalla diffusione del virus” denunciano i firmatari.

La FLM e l’IRW chiedono alla comunità internazionale di raddoppiare i loro sforzi per un completo cessate il fuoco e invitano le persone di ogni fede in tutto il mondo a sostenere la pace, la giustizia e la solidarietà, in particolare verso le persone più vulnerabili che stanno affrontando minacce significative alla loro vita e ai mezzi di sussistenza a causa del Covid-19.

Il pastore Martin Junge, segretario generale FLM, ha commentato: “La pace non può aspettare. Il mondo deve unirsi per rispondere al Covid-19, dando la priorità ai bisogni dei più vulnerabili. Le persone hanno bisogno di servizi sanitari, protezione e cibo, non di armi”.

Leggi qui la dichiarazione completa.