L’informazione come argine alla xenofobia

Tra Ecuador e Colombia l’Associazione Mondiale per la Comunicazione cristiana sta sostenendo un programma di formazione per giornalisti sui diritti dei migranti

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Roma (NEV), 3 luglio 2020 – “Il nostro obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo di una narrazione inclusiva e basata sui diritti dei migranti per controbilanciare il crescente discorso xenofobo – ha detto Lorenzo Vargas, responsabile del programma WACC per la comunicazione per il cambiamento sociale dell’Associazione Mondiale per la Comunicazione cristiana (WACC).

“I risultati di questo progetto alimenteranno anche il lavoro su migrazione e comunicazione della WACC in Colombia e Venezuela e servirà a rafforzare l’alleanza con altre organizzazioni della società civile come il Jesuit Refugee Service, la CARITAS, UNHCR e HIAS” ha detto Vargas raccontando i risultati di un programma di formazione per giornalisti ecuadoriani e colombiani sul giornalismo investigativo, la produzione mediatica, i diritti dei migranti con l’obiettivo di dotarli di competenze per informare migranti e comunità ospitante sull’accesso al mercato del lavoro, ai servizi di base, con un’ottica di integrazione e lotta contro la crescente xenofobia.

La Coordinadora de Medios Comunitarios Populares y Educativos del Ecuador (CORAPE), un’organizzazione della società civile fondata nel 1990 che riunisce 36 media comunitari ed è stata a lungo in prima linea nella lotta per i diritti di comunicazione e la democrazia in Ecuador, ha organizzato questa serie di workshop con il sostegno della WACC.

Dal 2017, quando migliaia di venezuelani sono fuggiti dalla crisi economica e politica del loro paese, la situazione nelle zone di confine tra Ecuador e Colombia è peggiorata, secondo il CORAPE.  Mentre la migrazione dalla Colombia è diminuita nel 2016, a seguito dello storico accordo di pace tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), questa è stata sostituita dalla migrazione dei venezuelani che hanno lasciato il loro paese attraverso il confine colombiano. Entro la fine del 2020, circa 659.000 migranti venezuelani dovrebbero risiedere in Ecuador; molti di loro arriveranno a piedi attraverso la Colombia. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, i rifugiati e i migranti venezuelani nel mondo sono ormai 4,5 milioni e mezzo.

Questa massiccia migrazione ha generato tensioni nel paese andino.

Il progetto WACC-CORAPE prevede il coinvolgimento di 11 mezzi di comunicazione che dovrebbero produrre nuovi contenuti sui temi dell’immigrazione anche dal punto di vista dei diritti. Le storie prodotte saranno condivise tramite stazioni radio e una piattaforma web, con una copertura prevista tra le 120.000 e le 500.000 persone nella regione di confine.