Twin Towers 11/09/2001 – 11/09/2021

Vent’anni fa l’attacco alle Torri Gemelle. Oggi l’Afghanistan. Un viaggio tra le macerie di ieri e di oggi insieme allo storico Alessandro Portelli

Foto David Z / Pixabay

Roma (NEV/Riforma), 11 settembre 2021 – L’11 settembre 2001 segnò una svolta nell’immaginario degli Usa e confermò la capacità di compattarsi intorno a un’idea comune di Nazione e di valori. Poco tempo dopo uscirono dei racconti firmati dai più grandi autori di allora e di oggi: Don DeLillo, Toni Morrison, Paul Auster, testi poetici di musiciste come Patti Smith e Laurie Anderson. Ma fu davvero così? Lo chiediamo a Alessandro Portelli, già professore di Letteratura angloamericana e critico musicale.

«Quella tragedia generò una sensazione di smarrimento comune tra la popolazione statunitense: quella di sentirsi per la prima volta vulnerabili. Una sensazione estranea alla visione del mondo degli Usa, che sin dal 1812 (la guerra anglo-americana) non veniva attaccata sul proprio territorio nazionale. Sensazione che favorì la risposta militare per riaffermare il potere: la guerra contro l’Afghanistan e contro il terrorismo di matrice islamica».

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11 settembre, vent’anni dopo. La ritorsione non è la risposta. Intervento del pastore J. Herbert Nelson II, responsabile esecutivo dell’Assemblea generale della Chiesa presbiteriana (PCUSA), la più ampia chiesa riformata degli Stati Uniti. Nel suo editoriale, Nelson ricorda la lunga scia di sangue lunga due decenni a partire dall’attacco all’America, fino alla crisa afghana.