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Manifesto per la giustizia digitale. Appello ecumenico in difesa dei diritti di informazione

Il simposio internazionale "Comunicazione per la giustizia sociale nell'era digitale", organizzato dall’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana e dal Consiglio ecumenico delle chiese, denuncia le minacce derivanti dalla disinformazione, dalla sorveglianza digitale e dalla trasformazione tecnologica

Di
Agenzia NEV
-
21 Settembre 2021
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    Foto Albin Hillert

    Roma (NEV), 21 settembre 2021 – È disponibile in inglese, francese, spagnolo e tedesco il Manifesto per la giustizia digitale. Questo Manifesto è il frutto dei lavori del simposio internazionale tenutosi dal 13 al 15 settembre, in parte online e in parte in presenza a Berlino, in Germania. Intitolato “Comunicazione per la giustizia sociale nell’era digitale”, il simposio è organizzato dall’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) e dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) in collaborazione con altri partner.

    Il Manifesto denuncia le minacce derivanti dalla disinformazione, dalla sorveglianza digitale e dalla trasformazione tecnologica.

    “Le tecnologie digitali stanno trasformando il nostro mondo e i molteplici spazi in cui viviamo e ci muoviamo – si legge nel testo –. Queste tecnologie ci offrono nuovi modi per comunicare, per difendere i nostri diritti umani e la nostra dignità e per far sentire la nostra voce”.

    Le tecnologie digitali, sostengono i comunicatori cristiani ed ecumenici, offrono sia opportunità che sfide.

    “Le piattaforme digitali vengono utilizzate anche per diffondere disinformazione deliberata e odio – prosegue il testo -. Campagne digitali di ‘fake news’, strumentalizzate a fini politici, minano i processi democratici e il giornalismo responsabile”.

    I crescenti monopoli della tecnologia digitale minacciano inoltre la diversità di voci e prospettive: “Gli utenti sono diventati la nuova merce. I dati privati ​​sono sempre più richiesti, raccolti e controllati da un numero limitato di piattaforme per sfruttare le persone per scopi economici e politici”.

    Nei tre giorni del simposio, i partecipanti hanno identificato sorveglianza, emarginazione e militarizzazione come minacce significative: “Le preoccupazioni sulla sicurezza informatica sono aumentate, in particolare nel settore sanitario. Nel cercare di rispondere alle questioni sollevate dalla trasformazione digitale, possiamo trovare in molte tradizioni religiose un’incredibile profondità di comprensione su cosa significhi essere umani e vivere in modo giusto all’interno della creazione”.

    Per un’ecologia digitale: un approccio olistico

    Il simposio ha anche esplorato come la digitalizzazione sollevi preoccupazioni ecologiche. “Gli attori politici, culturali, della società civile e le comunità di fede stanno tutti lottando per rispondere efficacemente. Per rispondere alle sfide e alle opportunità dell’era digitale, abbiamo bisogno di un approccio partecipativo inclusivo e olistico che sia internazionale e intergenerazionale, basato sul valore sacro della giustizia sociale”. Il manifesto delinea, quindi, un approccio olistico e inclusivo per creare tecnologie digitali che promuovano la vita, la dignità e la giustizia.

    “Abbiamo bisogno di principi che permettano a tutte le persone di impegnarsi in un dibattito trasparente, informato e democratico. In cui le persone abbiano accesso illimitato alle informazioni e alle conoscenze essenziali per la convivenza pacifica, l’empowerment, l’impegno civico responsabile e la responsabilità reciproca – conclude il manifesto –. Per raggiungere la giustizia digitale, abbiamo bisogno di un movimento trasformativo di individui, comunità, istituzioni educative, agenzie di media e società civile. Comprese le comunità di fede. E abbiamo bisogno di politiche e azioni governative che siano informate e sostenute dalla società civile, fondate su diritti, dignità umana e principi democratici”.

    I diritti fondamentali non prevarranno da soli o attraverso impegni volontari delle corporazioni, osserva infine il manifesto: “Creeremo una resistenza di base, ispirata alla fede, contro le forze che sfidano la dignità umana e prosperano negli spazi digitali”.


    Per approfondire:

    Consulta il manifesto online.

    Simposio internazionale “Comunicazione per la giustizia sociale nell’era digitale”.

    Guarda le registrazioni video del simposio.

    Galleria fotografica.


    Insieme a WACC e CEC, il simposio ha visto la collaborazione di: Brot für die Welt (Pane per il mondo). Evangelische Kirche in Deutschland (Chiesa evangelica in Germania-EKD). Evangelische Mission Weltweit (EMW, Associazione delle chiese e missioni protestanti in Germania). World Student Christian Federation-Europe Region (WSCF). L’iniziativa fa inoltre parte del percorso di avvicinamento all’XI Assemblea generale del CEC prevista nel 2022 a Karlsruhe.

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