Consiglio ecumenico delle chiese invoca giustizia per l’Uganda

La condanna del Segretario ad interim dell’organismo religioso mondiale a seguito degli attentati a Kampala

Foto Albin Hillert/CEC

Roma (NEV), 18 novembre 2021 – Il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Padre Ioan Sauca, ha diramato oggi una dichiarazione sugli attentati in Uganda. Sauca si è detto sconvolto per quanto accaduto martedì scorso a Kampala, in Uganda, dove a seguito di due esplosioni sono morte almeno tre persone e circa trenta sono rimaste ferite. Un sedicente gruppo dello “Stato Islamico” avrebbe rivendicato la responsabilità degli attacchi.

“Il CEC si unisce alle chiese e a tutte le persone amanti della pace in Uganda e nel mondo nel condannare con la massima fermezza questi attacchi e omicidi insensati. Chiediamo al governo dell’Uganda di indagare e consegnare i colpevoli alla giustizia – ​​ha affermato Sauca -. Il governo deve fare tutto il possibile per assolvere alla sua responsabilità per la protezione delle vite e delle proprietà della sua gente”.

È “particolarmente tragico che ciò sia accaduto in un momento in cui il popolo ugandese soffre a causa di numerosi motivi. Fame, povertà, difficoltà economiche e pandemia di covid 19” ha aggiunto Sauca.

Il Segretario ha espresso le sue sincere condoglianze a nome della comunità mondiale delle chiese del CEC alle famiglie di coloro che hanno perso la vita. Inoltre ha chiesto di pregare per la guarigione di Dio e il pieno recupero di coloro che sono stati feriti a causa di questa atrocità. E ha concluso: “Il CEC afferma la sua solidarietà e il suo sostegno alle chiese e al popolo dell’Uganda nella ricerca di giustizia, pace, dignità e diritti umani in Uganda”.

Leggi la dichiarazione del CEC sugli attentati in Uganda

Chiese membro del CEC in Uganda