Ucraina, Chiesa riformata unita condanna razzismo alle frontiere

Una nota del Racial Justice Advocacy Forum (RJAF): "Crediamo che tutte le persone siano fatte a immagine di Dio e dovrebbero ricevere equamente dignità, supporto, opportunità e protezione attualmente negate a molte persone di colore che fuggono".

Foto di Ben Masora, unsplash

Roma (NEV), 17 marzo 2022 – “Protezione, preghiere e azioni per le persone di colore (in inglese, black and brown people, ndr) che subiscono discriminazioni razziali durante l’invasione dell’Ucraina”. La richiesta arriva dal Racial Justice Advocacy Forum (RJAF), di cui fa parte la Chiesa Riformata Unita (URC), che “condanna l’invasione dell’Ucraina” e si dice “profondamente addolorata per la perdita di vite umane, la distruzione di case e attività commerciali e la separazione delle famiglie che sono conseguenze della guerra di Putin contro l’Ucraina“.
Il RJAF “condanna allo stesso modo il razzismo dimostrato dalle autorità ucraine nei confronti delle persone di colore alle frontiere e nelle varie vie di fuga dalle zone del conflitto”.

“Crediamo che tutte le persone siano fatte a immagine di Dio e dovrebbero ricevere equamente dignità, supporto, opportunità e protezione attualmente negate a molte persone di colore che fuggono”, continua il forum, in una nota pubblicata pochi giorni fa sul sito della Chiesa.

Gli episodi discriminatori ai danni delle persone “non bianche” che scappano dall’Ucraina, “dimostrano gli atteggiamenti razzisti in atto in Europa che privano coloro che sono considerati “altri” dei bisogni umani fondamentali. Il fatto che stiamo assistendo a manifestazioni di razzismo che si svolgono in mezzo a questa tragica e illegale invasione è profondamente scoraggiante e inquietante. Le persone di colore e le persone di fede musulmana stanno affrontando razzismo e pregiudizi mentre cercano di sfuggire al conflitto in Ucraina. Chiediamo ai cristiani di ricordare tutti coloro che nel processo di evacuazione vengono trattati in modo non equo ed equo. Dobbiamo pregare e agire”.

“Il fatto che a un gran numero di persone di colore venga impedito di lasciare l’Ucraina è indicativo di quanto profondamente possa nascondersi il razzismo”, afferma il pastore Wale Hudson-Roberts, Justice Enabler – Baptist Union of Great Britain/RJAF.

“Chiediamo ai cristiani di tutto il mondo di ricordare e pregare per coloro che subiscono discriminazioni in base al loro colore, etnia o fede; pregare per coloro che hanno sperimentato la perdita di famiglia, amici e mezzi di sussistenza; e pregare per le tante persone che non hanno accesso ai bisogni primari come cibo e un riparo sicuro. Chiediamo a tutte le Chiese della regione di offrire ospitalità a tutti coloro che fuggono dall’Ucraina, includendo sia la condivisione delle risorse che il sostegno pastorale alle frontiere. Invitiamo i media – aggiunge il forum – a denunciare accuratamente il razzismo affrontato dalle persone di colore e ad aumentare la consapevolezza degli atti ingiustificati di discriminazione che si verificano nel mezzo di una zona di guerra in cui ogni giorno è una questione di vita o di morte per tutti coloro coinvolti nel conflitto”.


L’URC è una chiesa protestante, presente in Inghilterra, Scozia e Galles, fa parte della famiglia mondiale delle Chiese Riformate, un gruppo di oltre 70 milioni di cristiani.