Luterani di Giordania e Terra Santa. Dolore per Shireen Abu Aqleh

In una dichiarazione sulla morte e sul funerale della giornalista palestinese, il vescovo Sani Ibrahim Azar esprime parole di cordoglio e di dura condanna: “Un giorno di lutto, che avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo pacifico addio del popolo palestinese a Shireen, è stato macchiato dal disonorare il suo corpo, dall’attacco a coloro che sono in lutto e da una dimostrazione generale di mancanza di rispetto e brutalità”

Un frame dal video di RaiNews sul funerale di Shireen Abu Akleh

Roma (NEV), 17 maggio 2022 – L’11 maggio 2022, la giornalista palestinese americana di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, è stata uccisa nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania durante un raid militare israeliano. Con un proiettile. Scrive Roberta Aiello su Valigiablu: “Quella pallottola è diventata il punto centrale di una contesa tra israeliani e palestinesi per capire chi abbia sparato alla donna e di due narrazioni differenti sulle circostanze che hanno determinato la morte della giornalista”. Nel corso del funerale, due giorni dopo, la polizia israeliana è intervenuta colpendo persone presenti, fra cui coloro che stavano portando la bara con la salma. Guarda il video su RaiNews.

La Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (ELCHLJ) ha rilasciato ieri una dichiarazione ufficiale, firmata dal vescovo Sani Ibrahim Azar. Nella dichiarazione, parole di cordoglio e una dura condanna per quanto accaduto in occasione del funerale della giornalista. Qui di seguito, la traduzione in italiano.


Il testo della dichiarazione

La moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era in comune tra di loro. Atti 4,32.

<<La Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (ELCHLJ) esprime il suo profondo dolore e devastazione per l’omicidio dell’amata giornalista palestinese Shireen Abu Aqleh. La voce di Shireen ha proclamato la verità sull’occupazione, la persecuzione e l’oppressione del popolo palestinese, così spesso ignorato nei media e nella percezione occidentali.

Sulla scia della sua morte, il comportamento da parte delle forze di occupazione israeliana in occasione del lutto e del suo funerale è stato crudele e inaccettabile. Un giorno di cordoglio, che avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo pacifico addio del popolo palestinese a Shireen, è stato macchiato dal disonorare il suo corpo, dall’attacco a coloro che sono in lutto e da una dimostrazione generale di mancanza di rispetto e brutalità.

Mentre la persecuzione mostrata durante il funerale di Shireen non lascerà la nostra memoria, l’abbondanza di unità, solidarietà e amore dimostrato per Shireen e per il popolo palestinese brilla in modo più evidente. La scorsa settimana è stata a dir poco storica per il numero di persone che è venuto a piangere la perdita di Shireen e a dimostrare la costante presenza dei palestinesi e la nostra capacità di riunirci in tempi di devastazione. Il mare di palestinesi, che piangono la donna che ha raccontato la loro storia taciuta, non si è diviso in musulmani e cristiani, ma è stato come un unico corpo, unito nel dolore e nella preghiera per un futuro di giustizia e pace.

In questo momento, le voci dei nostri partner internazionali esercitano molta influenza a livello globale. Vi esortiamo a essere espressione di giustizia di fronte a coloro che si rivolgono a voi per discernere l’integrità, condannando l’omicidio di Shireen e il totale disonore portato al suo funerale.

Vi eleviamo tutti nelle nostre preghiere. Preghiamo per la famiglia di sangue e per la famiglia di amore di Shireen Abu Aqleh. Possa la sua tragica morte ispirare le persone in tutto il mondo a continuare la sua eredità, lungo tutta la sua vita, di raccontare la storia del perseverante popolo della Palestina.>>

Scarica la dichiarazione in lingua inglese in formato pdf: Statement-Shireen-1-1