Consiglio ecumenico in Italia, “accoglienza e dignità delle persone”

Si conclude oggi la visita della delegazione, promossa dl CEC insieme alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e alla Commissione delle chiese europee sui migranti. I partecipanti, provenienti da tutto il mondo, sono stati in Sicilia, a Palermo e Lampedusa, e a Roma.

Foto Marcelo Schneider/WCC

Roma (NEV), 25 maggio 2022 – Ultime ore in Italia per la delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC in italiano, WCC in inglese).

“Il Consiglio ecumenico delle chiese, nel contesto del Pellegrinaggio su giustizia e pace, ha voluto organizzare una visita in Italia sul tema dei migranti e chiesto al CCME e alla FCEI di essere coinvolte – ha spiegato uno dei capi delegazione, Torsten Moritz, segretario generale della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) – . Siamo stati in primo luogo a Palermo, poi a Lampedusa e Roma, per capire come le chiese interagiscono con i migranti e le migrazioni. Ci sono aspetti di lavoro pratico e sociale, che abbiamo visto ad esempio a Palermo, ma anche l’impegno ecumenico, fino all’accoglienza delle persone che arrivano in Europa approdando a Lampedusa, ad esempio. O la commemorazione delle persone che sono morte. E’ un lavoro molto importante, non solo dal punto di vista pratico ma anche dal punto di vista spirituale: dare un nome e una faccia a persone che altrimenti spesso vengono dimenticate. Un’altra cosa fondamentale di questa delegazione è che comprende esponenti che arrivano da diversi angoli del mondo, dalle Filippine, da Hong Kong, dal Canada, dal Kenya. Le persone con cui ho condiviso il viaggio potranno quindi tornare nei loro Paesi e testimoniare questa esperienza, invitando i loro colleghi e gli esponenti delle loro chiese a venire in Europa e speriamo che possano tutti trovare “braccia aperte” e non “porte chiuse”. E’ un incoraggiamento per le chiese, significa vedere con i nostri occhi quanto il nostro lavoro è importante, soprattutto per le nostre chiese: siamo una minoranza ma portiamo avanti tantissime iniziative e progetti, cercando di aiutare le persone più povere e vulnerabili e in questo senso, servendo Dio”.

Photo By Marcelo Schneider/WCC

Per l’altra capa della delegazione, esponente della Chiesa anglicana del Kenya, Agnes Regina Murei Abuom, la visita in Italia è stata una esperienza “aperta e arricchente, abbiamo imparato molto e abbiamo anche capito l’impegno delle chiese sul tema dei migranti e sulle nuove sfide” che ci saranno a riguardo di tale fenomeno.

Cambiando argomento, e in vista delle elezioni politiche che si terranno in Kenya il 9 agosto prossimo, “Tutte le elezioni purtroppo comportano rischi di violenze ma la società civile è molto coinvolta e il dialogo prosegue, con la classe politica, per non ripetere le esperienze negative vissute negli anni scorsi. Ma speriamo e crediamo di poter essere e vivere in un Paese un po’ più pacifico che in passato”, ha aggiunto Agnes Regina Murei Abuom (in questo articolo della BBC, un interessante approfondimento sul rapporto tra chiese e politica in Kenya, ndr).

Ieri, la delegazione ha incontrato il sottosegretario di Stato Ivan Scalfarotto ed è stata ospite della Comunità di S.Egidio a Trastevere, tra gli altri appuntamenti istituzionali ed ecumenici. Oggi si chiude la missione e i partecipanti ripartiranno da Roma.


Qui l’articolo di Marcelo Schneider dal sito web del Consiglio, sulla prima parte della visita in Italia.

The following two tabs change content below.