Stati Uniti. Un’estate per la giustizia

Disparità razziali in ambito di guerra alla droga e carcere, di reddito, di accesso al voto e alla salute. Queste sono solo alcune delle criticità messe a tema dalle Chiese di Cristo americane, per un’estate all’insegna dei diritti

Foto DODJI DJIBOM / Unsplash

Roma (NEV), 3 agosto 2022 – “La lotta per la giustizia continua anche in estate”. Così scrive il Consiglio nazionale delle chiese di Cristo negli USA (NCCCUSA) in una delle sue newsletter estive.

“Mentre molti interpretano l’estate come un momento per rallentare, andare in vacanza e riposare, i sostenitori della giustizia continuano il loro lavoro” esorta l’organismo religioso, sottolineando l’esigenza di continuare la collaborazione con i suoi numerosi partner della società civile e basati sulla fede. Fra i temi che stanno a cuore dell’NCCCUSA, la riforma della giustizia penale e la giustizia riparatrice.

Eliminare l’ingiustizia razziale in ambito di lotta alla droga e carcere

“Diverse proposte di legge sono attualmente all’esame del Senato – spiega il Consiglio –. Una in particolare, l’EQUAL Act, ha la possibilità di ridurre l’impatto razziale delle leggi federali sulla droga”.

La legge contro l’abuso di droga del 1986, approvata nel bel mezzo del panico per l’impennata nell’uso di crack che stava travolgendo le città, ha previsto la stessa pena per detenzione di crack e cocaina, ma quest’ultima nell’ordine di 100 volte superiore. Ciò significava che per la pena minima obbligatoria di 5 anni bastava possedere solo 5 grammi di crack rispetto ai 500 grammi di cocaina in polvere. “Questa disparità – afferma l’NCCCUSA – è stata una delle principali cause dell’incarcerazione di massa delle persone di colore. Il tasso di incarcerazione degli afroamericani è quintuplicato dopo l’approvazione della legge contro l’abuso di droga, mentre quello dei bianchi è rimasto costante. Nel 2010, il Fair Sentencing Act ha affrontato questa disparità, ma ha solo ridotto il rapporto di quantità di droga tra cocaina in polvere e crack a 18:1 rispetto al 100:1 iniziale”.

La legge EQUAL (Eliminating a Quantifiably Unjust Application of the Law), spiega ancora l’organismo religioso, “eliminerebbe completamente la disparità. Non solo la legge si applicherebbe ai casi attuali e futuri di possesso di droga, ma darebbe la possibilità alle persone incarcerate in base alle vecchie leggi di presentare una petizione al giudice per ottenere una riduzione della pena, in alcuni casi con conseguente rilascio. Dopo 35 anni, l’EQUAL Act restituirebbe un po’ di equità al sistema giudiziario”.

L’EQUAL Act è passato alla Camera con un forte sostegno bi-partisan, 361 voti favorevoli e 66 contrari. Attualmente ha 21 sostenitori al Senato, di cui 11 repubblicani e 10 democratici. L’NCCCUSA esorta a contattare i propri senatori a supporto dell’EQUAL Act.


L’estate della giustizia riparativa

Non è finita qui. L’NCCCUSA propone anche un’altra iniziativa: l’estate della giustizia riparativa. Ogni mercoledì, da luglio a settembre, le Chiese unite di Cristo rilanciano la serie di webinar sulla giustizia, anche con nuovi contenuti. Su YouTube è possibile vedere e rivedere gli approfondimenti su: simulazione del divario di ricchezza razziale. Riparazioni e intersezione con il diritto di voto.

E poi:

Giustizia riparativa, parte 1 (10 agosto).

Giustizia riparativa, parte 2 (24 agosto).

Abitazioni, terreni e debiti (7 settembre).

Salute materna nera (Black Maternal Health) – con sessione finale di domande e risposte in diretta (21 settembre).


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