Per la pace e per 100.000 giovani, l’appello del Servizio civile alle forze politiche

Foto tratta da www.facebook.com/cnescserviziocivile

Roma (NEV), 12 settembre 2022 – “Unicità, universalità e volontarietà”. Questi gli elementi imprescindibili del Servizio Civile secondo Laura Milani, presidente della Conferenza nazionale degli enti Servizio Civile (CNESC). All’organismo aderisce anche la Diaconia valdese (Commissione sinodale per la diaconia-CSD). In tutto, la CNESC riunisce 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici.

La CNESC ha diramato un comunicato stampa per rivolgere un appello alle forze politiche. Lo ha fatto all’indomani dal partecipato Festival nazionale, tenutosi a Roma il 9 e 10 settembre scorsi per festeggiare i 50 anni di obiezione di coscienza al servizio militare.

Tra le richieste della CNESC, quella di rendere davvero Universale il Servizio civile, garantendo l’esperienza ad almeno 100.000 giovani l’anno. Ma senza obbligatorietà, che andrebbe a contraddirne la natura di libera partecipazione civica.

La CNESC ha voluto inoltre sottolineare “la cornice valoriale del Servizio Civile Universale, finalizzato alla difesa civile, non armata e nonviolenta della Patria”. Fra le proposte, quella di puntare su innovazioni e sperimentazioni che rispondano “alle sfide del tempo presente. In concreto ciò significa ribadire il ruolo del servizio civile, in Italia e all’estero”. Il Servizio civile è “strumento di costruzione di pace positiva, di promozione dei diritti umani, di inclusione sociale, di benessere per tutti e per tutte”. Valorizzarlo può contribuire, scrive la CNESC, a “perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e in particolare l’obiettivo 16 ‘Pace, giustizia e istituzioni solide’”. Fra l’altro, la CNESC chiede di “dare continuità alla sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, quale strumento specifico e insostituibile di prevenzione dei conflitti armati e della violenza”.

La stessa Diaconia valdese, da parte sua, lo scorso 6 settembre ha rivolto 30 domande ai partiti e ai candidati. Le domande riguardano cinque aree di intervento, sulle quali la Diaconia è impegnata da sempre: lavoro, sanità, ambiente, persone anziane e migranti.