16 giorni per vincere la violenza, 3° giorno. Contraccezione: ancora un tabù?

Immagine di Shamsia Hassani, artista afghana. Tratta dal fascicolo FDEI 16 giorni contro la violenza 2022

Roma (NEV), 27 novembre 2022 – Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, gli approfondimenti del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 3: 27 NOVEMBRE

Contraccezione: ancora un tabù?


DOMANDA
per discutere

Per discutere
Perché la
contraccezione
incontra ancora
tanti ostacoli?


Le ragazze italiane degli anni ‘70 si avvi-
cinavano alle loro prime esperienze ses-
suali con un certo timore, quando non un
vero e proprio terrore di rimanere incinte al
di fuori del matrimonio: la famiglia, salvo casi
rari, non aveva fornito informazioni sui modi
per prevenire una gravidanza che avrebbe
scombinato la propria vita, e lo stigma socia-
le sulle ragazze-madri era molto forte. Anche
per questo motivo si diffusero i collettivi fem-
ministi e i gruppi di autocoscienza che servi-
rono a informare e formare una generazione
di donne consapevoli. Avemmo la fortuna di
leggere e studiare libri fondamentali come Noi
e il nostro corpo del collettivo femminista del-
le donne di Boston, che ci guidò a entrare nel
mondo della contraccezione. La nostra batta-
glia per l’approvazione di una legge per l’in-
terruzione volontaria della gravidanza andò
di pari passo con quella per l’educazione alla
contraccezione e al ricorso ai consultori.
Le ragazze di oggi, invece, pare non sappia-
no dove informarsi per capire come gestire il
proprio corpo e difenderne il controllo anche
perché spesso considerano disdicevole il ri-
corso ai consultori. Un ulteriore problema è
il costo dei contraccettivi: soltanto 3 regioni,
Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, ne hanno
attivato la distribuzione gratis tramite i con-
sultori, nonostante la legge 405/1975 lo preve-
da per tutto il territorio nazionale. Purtroppo,
la conseguenza è che un numero non indiffe-
rente di aborti si verificano tra le giovanissi-
me, anche minori.



VERSETTO BIBLICO


C’era ancora qualche distanza per arrivare
a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile. Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: ”Non temere, perché questo è un altro figlio per te”. Mentre l’anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamò Beniamino.
Rachele dunque morì e fu sepolta. (Genesi 35, 16-19)

COMMENTO

Soprattutto nei primi libri della Bibbia, il compito obbligatorio della donna consisteva nel fare molti figli, anche a costo della propria vita. La legge del clan era superiore alle aspettative della singola persona. I due giudi zi espressi in questo piccolo racconto fanno quasi male a leggerli: c’è la levatrice che dice “non temere, sei una madre perfetta perché stai portando alla luce un altro maschio, non fa niente se muori di parto” e poi il marito Giacobbe che resta contentissimo di questo nuovo arrivato, chiamandolo “figlio della felicità”, senza nessun dispiacere per la perdita
della consorte. Il nome che aveva dato Rachele al neonato, “figlio della mia sfortuna”, non ha valore e non interessa più a nessuno. Meno male che nell’arco dei secoli le donne hanno guadagnato la consapevolezza dei propri diritti e l’autostima di non essere meno amate dal Dio dei maschi. E di non essere una semplice macchina riproduttiva. Non ci dobbiamo più sacrificare nel nome di un’idea patriarcale, della tradizione o della cultura. L’incontro con Gesù ha trasformato le nostre vite per sempre.




PREGHIERA

Dio, fonte di inesauribile
amore per tutte le tue crea-
ture, dai alle giovani coppie
serenità nella progettazione
della loro vita in comune,
non lasciare sole le mamme
nell’ora del parto e accom-
pagna i coniugi nella loro
decisione di quanti/e figli/e
avere. Amen

 


Il fascicolo “16 giorni per vincere la violenza” è scaricabile integralmente in formato PDF (clicca al link di seguito): 16 giorni FDEI 2022. Disponibile anche in tedesco, inglese e spagnolo. Per informazioni: https://www.facebook.com/groups/117167588334318

Si parla di Iran, di Afghanistan, di Argentina, ma anche di lavoro; di giovani; di contraccezione, aborto, prevenzione; di politica. E di felicità.

La pubblicazione contro la violenza sulle donne si trova anche come inserto cartaceo all’interno del settimanale Riforma.


“16 giorni contro la violenza” è una campagna internazionale annuale che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) aderisce alla campagna con diverse iniziative.