16 giorni per vincere la violenza, 7° giorno. Si è rotto il tetto di cristallo della politica in Italia?

Foto Ivan Vranic / Unsplash

Roma (NEV), 1° dicembre 2022 – Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, gli approfondimenti del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 7: 1° DICEMBRE

Si è rotto il tetto di cristallo della politica in Italia?


DOMANDA
per discutere

E nelle nostre
chiese esiste un
tetto di cristal-
lo?

In Italia abbiamo la prima donna Prima Ministra (o dobbiamo dire primo ministro come lei desidera?!).
Sono passati poco più di 76 anni da quando le donne poterono esprimersi con il voto: era il referendum sulla monarchia e c’era chi temeva l’emotività del voto
delle donne. Non fu così. Abbiamo avuto molte donne valide come “madri costituenti” e tanti articoli della nostra Costituzione che sanciscono i diritti delle donne sono scritti grazie a loro. Così poi per vari anni le donne in parlamento hanno lavorato per avere leggi a favore delle donne, madri e lavoratrici. Fino alla grande stagione delle riforme degli anni 70 (parità salariale, diritto di famiglia, 194, l’abolizione del reato d’onore, legge sulla violenza sessuale etc.).
E poi? Le donne si sono affacciate nelle varie professioni, oltre a quelle tradizionalmente assegnate a loro (maestre, professoresse, infermiere), fino alla recente prima donna, Samantha Cristoforetti, a dirigere una stazione spaziale internazionale. Eppure da anni il tetto di cristallo sopra la testa delle donne sembra si sia ispessito con un andamento stop and go. Prima donna Presidente del governo e solo 6 donne nominate su 24 ministri e nessuna in ruoli fondamentali. Per la prima volta dopo 20 anni le donne elette al parlamento sono meno
del 31%. In queste brutte elezioni, i maschi hanno serrato le fila e le donne sono state emarginate. Perché? Perché quando i giochi si fanno duri i duri cominciano a giocare? E se si potesse affermare altri valori come concretezza, dialogo, ascolto? Ecco da qui dobbiamo ricominciare, rifiutando visioni, ruoli e metodi che sono ancora tutti maschili


VERSETTO BIBLICO

Gesù era a Betania, in casa di Simone il
lebbroso; mentre era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di gran valore e gli versò l’olio sul capo. Alcuni, indignatisi, dicevano: «Perché si è fatto questo spreco d’olio? Si poteva vendere quest’olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. (Marco 14, 3-5)

COMMENTO


Una donna irrompe in una stanza di soli uomini e fa un gesto improvviso, improprio, che li irrita: spreca dell’olio prezioso per ungere il capo a Gesù. Molte altre cose si sarebbero potute fare con i denari che quest’olio valeva.

 

 

Due logiche: da una parte un gesto gratuito, pieno di fede e lungimiranza, dall’altra il fastidio per lo spreco, incapace di cogliere il valore di quel gesto. In questa situazione sorprendentemente Gesù interviene e dà ragione a questa
donna: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un’azione buona verso di me. Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre».
Due logiche, una muta dichiarazione di fede
e l’altra incapace di coglierla, che vede solo l’utile e lì si ferma. Quanto il disprezzo per questa donna ha pesato su questo atteggiamento?
E se fosse stato un uomo, sarebbe stato lo stesso? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che Gesù afferma: «In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il Vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei».


PREGHIERA

Signore, quanti gesti di
donne nella storia sono stati
condannati o sottaciuti solo
perché di donne? Sei tu, con
tuo figlio Gesù, che ci dai il
coraggio di compiere molti gesti
anche contro l’approvazione degli uomini,
per un futuro diverso di uomini e donne.

Amen.

 


Il fascicolo “16 giorni per vincere la violenza” è scaricabile integralmente in formato PDF (clicca al link di seguito): 16 giorni FDEI 2022 (disponibile anche in tedesco, inglese e spagnolo).

Si parla di Iran, di Afghanistan, di Argentina, ma anche di lavoro; di giovani; di contraccezione, aborto, prevenzione; di politica. E di felicità.

La pubblicazione contro la violenza sulle donne si trova anche come inserto cartaceo all’interno del settimanale Riforma.


“16 giorni contro la violenza” è una campagna internazionale annuale che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) aderisce alla campagna con diverse iniziative.