Roma (NEV/CEC), 31 dicembre 2022 – “A nome del Consiglio ecumenico delle chiese, esprimo le nostre più sentite condoglianze per la scomparsa del defunto papa emerito Benedetto XVI. Fu il primo papa a provenire da un paese, la Germania, che vede protestanti e cattolici in quasi egual misura, nonché un paese al centro della Riforma del 16° secolo”. Con queste parole il Segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Padre Ioan Sauca, ha espresso il cordoglio dell’organismo mondiale, dopo l’annuncio della Santa Sede della morte del papa emerito Benedetto XVI.
Benedetto è stato anche il primo papa ad aver fatto parte di un comitato del Consiglio ecumenico delle chiese, fra i membri cattolici della Commissione Fede e Costituzione.
Poco tempo dopo che Benedetto divenne papa, le rimostranze di vecchia data che avevano impedito gli incontri della Commissione dialogo Cattolico-Ortodosso furono superate. Nel 2007 la Commissione ha redatto la “Dichiarazione di Ravenna”, come primo passo verso il superamento del millenario disaccordo sul ruolo del papato. È interessante notare che diverse figure chiave in questo processo erano state tutte membro della Commissione Fede e Costituzione del CEC.
“Benedetto ha dimostrato coraggio nella sua leadership, nei suoi scritti e nelle sue dichiarazioni” ha detto Sauca. E ha aggiunto: “Nel movimento ecumenico unitario ha costantemente affermato come irreversibile il profondo coinvolgimento della Chiesa cattolica romana nell’ecumenismo, specialmente nel rispondere alle questioni che impegnano la Chiesa nel mondo”.
Anche il moderatore del Comitato centrale del CEC, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, ha rilasciato una dichiarazione: ” Condivido le mie più sentite condoglianze per la morte del papa emerito Benedetto XVI, con papa Francesco e tutta la sua Chiesa. Quando ho pensato alla sua vita, ho spesso riportato alla mente le parole che ha pronunciato nel giorno del suo 85° compleanno, il 16 aprile 2012, nella Cappella Paolina del Vaticano. Insieme a una delegazione bavarese, ho avuto il privilegio di partecipare a questo piccolo e personalissimo servizio”.
In quell’occasione il papa emerito affermò: “Ora sto affrontando l’ultimo capitolo della mia vita e non so cosa mi aspetta. Io so, però, che la luce di Dio esiste, che è risorto, che la sua luce è più forte di ogni oscurità, che la bontà di Dio è più forte di qualsiasi male in questo mondo”. Ha concluso Bedford-Strohm: “Probabilmente Benedetto non avrebbe pensato di vivere altri dieci anni interi. Sono tuttavia sicuro che ora sperimenta la verità di queste parole pronunciate allora”.
Per approfondire:
Il CEC esprime rispetto per papa Benedetto che si dimette (comunicato stampa del CEC dell’11 febbraio 2013)
I contributi di papa Benedetto all’unità dei cristiani (comunicato stampa del CEC del 27 febbraio 2013)
Papa Benedetto e il leader del CEC riaffermano obiettivi comuni per l’unità visibile della Chiesa (comunicato stampa del CEC del 4 dicembre 2010)
Il Segretario generale del CEC si dice fiducioso sui progressi dell’unità dei cristiani (comunicato stampa del CEC del 25 gennaio 2008)
Benedetto XVI: Kobia prega per un rinnovato impegno per l’apertura ecumenica e un dialogo di conversione (comunicato stampa del CEC del 20 aprile 2005)