Sud Sudan. Storico pellegrinaggio ecumenico per la pace

5 febbraio 2023: pellegrinaggio di pace, Ian Greenshields, papa Francesco e Justin Welby. Foto tratta da https://www.churchofscotland.org.uk/news-and-events/news/2023/articles/door-is-open-for-reconciliation-and-peace-in-south-sudan
Roma (NEV), 6 febbraio 2023 – “Il Sud Sudan è il Paese più giovane del mondo e ha un enorme potenziale che deve ancora essere adeguatamente realizzato. Ho intrapreso questo storico pellegrinaggio di pace con i miei fratelli in Cristo per accendere i riflettori su un Paese paralizzato dalla guerra civile” ha dichiarato il moderatore della Chiesa di Scozia, pastore Ian Greenshields, a conclusione del viaggio nello Stato africano insieme a papa Francesco e all’arcivescovo della Comunione anglicana Justin Welby.
Con loro anche una donna, la pastora Fiona Smith della Chiesa di Scozia, che ha detto: “I sorrisi raggianti e la speranza che brillavano sui volti delle donne che ho incontrato mi hanno tolto il fiato. Ma ho anche sentito le loro grida di dolore. Non hanno voce e noi dobbiamo essere la loro voce per chiedere la fine del barbaro trattamento delle donne e delle ragazze del Sudan meridionale. È per questo che la giustizia, la pace e la riconciliazione sono di fondamentale importanza. Il mondo non può stare a guardare e permettere che tutto questo continui”.
Greenshields ha riferito che il presidente del Sud Sudan Salva Kiir Mayardit e il vicepresidente Riek Machar hanno, entrambi, dichiarato di essere disposti a promuovere il perdono e la riconciliazione.

La Repubblica del Sud Sudan ha ottenuto l’indipendenza dal Sudan nel 2011. Si stima che circa 400.000 persone abbiano perso la vita nel corso degli anni, che 9,4 milioni di persone abbiano bisogno di aiuti umanitari e che circa due milioni di persone siano state sfollate nel Paese. Tuttoggi milioni di persone sono a rischio per insicurezza alimentare, corruzione, violenza. Donne e ragazze sono estremamente vulnerabili alla violenza sessuale e di genere. Un recente rapporto delle Nazioni Unite descrive un’ “esistenza infernale per le donne e le ragazze” in Sud Sudan, con stupri diffusi perpetrati da tutti i gruppi armati del Paese. La violenza sessuale è stata usata come “ricompensa e diritto per i giovani e gli uomini che partecipano al conflitto”.
Le tre autorità religiose hanno firmato un accordo di pace. Migliaia di persone hanno partecipato alla funzione di chiusura.


Per approfondire

Leggi sul sito della Chiesa di Scozia (in inglese).

Leggi l’articolo sul sito di Riforma (in italiano).