Home Mondo Consiglio ecumenico chiede la fine della violenza in Cisgiordania

Consiglio ecumenico chiede la fine della violenza in Cisgiordania

Foto: Albin Hillert/CEC. Tulkarem, Cisgiordania: le autorità israeliane hanno posto un cartello che vieta l'accesso a un vecchio cimitero per gli abitanti del villaggio locale di Yanoun, che si trova su una collina nel Governatorato di Nablus. C'è solo una strada nel villaggio, che è circondato su tutti i lati da insediamenti israeliani. Aprile 2019

A nome della comunità globale del Consiglio ecumenico delle chiese, condanniamo questo disprezzo per persone innocenti che andavano a lavorare, a fare la spesa, a frequentare la scuola o a prendersi cura delle loro famiglie, cercando semplicemente di esistere con dignità e sicurezza – ha detto Pillay -. Chiediamo urgentemente di porre fine a questo tipo di violenza”.

Sono oltre 100 le persone ferite. Le autorità israeliane hanno detto che l’operazione del 22 febbraio a Nablus era rivolta a tre sospetti che stavano pianificando attacchi nell’immediato futuro.

Estendiamo le nostre condoglianze e la nostra preghiera per le vittime e le loro famiglie, per i medici che aiutano i molti feriti e per il trauma duraturo che questo lascerà a Nablus e in altre comunità – ha concluso Pillay -. In questo tempo di Quaresima, continuiamo a pregare e a lavorare per la pace in Terra Santa e in ogni parte del mondo dove ci sono violenza, conflitti e guerra”.

Sono seguiti raid aerei sulla Striscia di Gaza da parte di Israele, in risposta al lancio di razzi verso il suo territorio.