A Wim Wenders il premio della Giuria ecumenica a Cannes

Menzione speciale ad un altro grande cineasta: Ken Loach

Roma (NEV/Riforma.it), 29 maggio 2023 – A Cannes si è chiusa la 76^ edizione del Festival del Cinema. La Palma d’Oro è andata al thriller psicologico “Anatomie d’une Chute” diretto dalla regista francese Justine Triet.

Anche la Giuria del Premio ecumenico ha espresso le proprie votazioni e assegnato il suo premio al film “Perfect Days” di Wim Wenders.

La trama: Hirayama lavora pulendo i bagni pubblici di Tokyo. Vive una vita semplice e una routine quotidiana molto strutturata. Ha una passione per la musica, i libri e gli alberi, che ama fotografare. Il suo passato sta per riaffiorare attraverso incontri inaspettati.

Le motivazioni del premio:

“Questo capolavoro cinematografico è un gioiello con molti attributi poetici. Attraverso i vari personaggi, il regista trasmette un potente racconto di speranza, bellezza e trasfigurazione nella nostra vita quotidiana. La dignità del protagonista, la realizzazione del suo duro lavoro, ma anche il suo rispetto per gli altri e la sua meraviglia per la natura, raffigurano valori universali che troppo spesso mancano nelle nostre società contemporanee. Questo film è pura grazia”.

La Giuria ecumenica ha voluto esprimere anche una Menzione speciale ad un altro grande cineasta, Ken Loach, con il suo “La quercia di Odl”.

La trama: TJ Ballantyne è il proprietario dell’Old Oak, un pub che rischia di chiudere dopo che i rifugiati siriani sono arrivati in paese senza preavviso. Ben presto, TJ incontra una giovane ragazza siriana, Yara, che possiede una macchina fotografica. Tra i due nasce un’amicizia…

La motivazione:

“Si tratta di un ritratto intenso e commovente dei temi dell’accoglienza degli stranieri, del populismo e della solidarietà all’interno delle comunità locali. Il film mostra l’emergere della compassione e dell’aiuto reciproco, attraverso pasti condivisi e lotte comuni”.

Dal 1974 al Festival francese è invitata la Giuria Ecumenica, ad assegnare un premio a un film del concorso ufficiale.
Le associazioni Signis e Interfilm hanno nominato una Giuria Ecumenica composta da sei membri provenienti da culture e paesi diversi. Questi giurati, rinnovati ogni anno, sono competenti nel campo del cinema come giornalisti, critici, teologi, ricercatori, insegnanti… Sono membri di una delle Chiese cristiane e sono aperti al dialogo interreligioso. Si riuniscono in vari momenti del Festival, analizzano e commentano i film e deliberano in modo indipendente.

Interfilm è stata fondata nel 1955 da numerose associazioni cinematografiche protestanti in Europa, organizzatrice di giurie nei più importanti festival cinematografici quali Cannes, Berlino, Locarno. Dal 2011 anche a Venezia, avvalendosi del supporto dell’Associazione cinematografica protestante “Roberto Sbaffi”. Signis è omologa associazione, nata in ambito cattolico.

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