Dialogue Between Civilizations on Global Commons

Roma (NEV), 27 giugno 2023 – Oggi e domani si svolge in Vaticano il seminario promosso dalla Pontificia Accademia di Scienze sociali dal titolo “Dialogue Between Civilizations on Global Commons“. Fra i relatori anche Paolo Naso e, fra i patrocinanti, anche il Centro studi e rivista “Confronti”.

Un denso programma con diversi relatori e partecipanti (vedi qui), con lo scopo di “Valutare le caratteristiche sociali, culturali, politiche ed economiche della Cina contemporanea; valutare l’impatto della sua politica globale; comprendere la sua conformità a obblighi, leggi e norme internazionali. Esaminare le nuove narrazioni globali e le loro interazioni con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG, previsti dall’Agenda 2030) per identificare potenziali aree di cooperazione globale. Sviluppare e mettere in rete conoscenze e competenze indipendenti sulla Cina contemporanea per migliorare il processo decisionale basato sui fatti, aumentare la condivisione delle conoscenze, creare sinergie e integrare le strategie esistenti di miglioramento della conoscenza”, come si legge nel manifesto.

Organizzata congiuntamente da Jeffrey Sachs (Columbia/PASS), Steve Howard (Global Foundation) e Riccardo Pozzo (Tor Vergata/PASS), l’iniziativa intende creare un dialogo tra civiltà a partire dalla convinzione che “Dobbiamo implementare beni comuni globali, e prima di tutto una casa comune con una prosperità comune”. Si parla, fra l’altro, di impegni bilaterali e multilaterali su una vasta gamma di questioni come commercio, ricerca, tecnologia, sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici, investimenti diretti esteri e diritti umani. Il punto, scrivono gli organizzatori, è “allineare le azioni con le parole e collegare i principi etici (ad esempio pace, equità, rispetto, democrazia) con le scelte sociali e civili. Come ha sottolineato Papa Francesco, abbiamo bisogno di una ‘grammatica del dialogo’ che possa ‘costruire ponti e … trovare risposte alle sfide del nostro tempo’” (Congregazione per l’Educazione Cattolica 2017, 12-13).