Lavoro e cinema: il mondo della pesca a “Il Cinema in Piazza”

Mercoledì 12 luglio alle 21.15 a Monte Ciocci, Roma, la proiezione del docufilm “Centootto” che narra il sequestro in Libia dei pescatori siciliani. La visione sarà preceduta dal dibattito tra Onofrio Rota, Giuseppe Bellasalma, Michele Lipori e Marco Marrone.

© Foto di Michele Lipori

Roma (NEV), 10 luglio 2023 – Mercoledì 12 luglio alle 21.15 a Monte Ciocci, Roma, per la rassegna “Il Cinema in Piazza”, la proiezione del docufilm “Centootto” che narra il sequestro in Libia dei pescatori siciliani.

L’evento prevede la proiezione anticipata dal dibattito tra il Segretario Generale Fai Cisl Onofrio RotaGiuseppe Bellasalma, regista del film, il caporedattore di Confronti e regista del film Michele Lipori e l’armatore Marco Marrone.

L’opera, della durata di 50 minuti, narra la vicenda dei 18 pescatori siciliani detenuti in Libia nel 2020 per oltre tre mesi, e dopo essere passata per diversi cinema, piazze, festival, e per un evento collaterale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia approda ora al “Il Cinema in Piazza” “per tenere alta l’attenzione della politica su temi di bruciante attualità, quelli appunto della sicurezza in mare per i pescatori italiani e del ruolo dell’Italia nel Mediterraneo”, come spiegano i promotori.

“In questi giorni il mondo della pesca è in grande fermento, per le disposizioni previste dal Piano d’Azione dell’Unione Europea, che di fatto penalizza un settore già fortemente in difficoltà e una professione usurante e spesso esposta a rischi come quelli narrati nel docufilm – spiega il Segretario generale Fai Cisl Onofrio Rota – Raccontare dagli schermi del Cinema in Piazza questa storia e, in generale, la difficile vita dei pescatori e di un settore che rimane strategico per l’economia del nostro Paese, pensiamo sia un’occasione importante e imperdibile”.

Claudio Paravati, direttore di Confronti e regista del film, aggiunge: “Centootto narra dei pescatori e delle loro famiglie, e di come il mar Mediterraneo debba tornare ad essere un mare di pace e cooperazione, per il bene dell’ambiente e dei popoli che vi si affacciano”.