Pakistan. Ciad. Sudan. Papua occidentale. Agosto senza pace

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Roma (NEV), 18 agosto 2023 – Continuano le violenze e le minacce estremiste in questo agosto senza pace. Le chiese intervengono in vario modo su quanto accade in Pakistan, Ciad, Sudan e Papua Occidentale, rimarcando l’urgenza di un intervento della comunità internazionale a tutela dei diritti umani.


Pakistan

Violenti attacchi sono stati condotti contro chiese e cristiani nella provincia pakistana del Punjab. Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), attraverso il suo Segretario generale, pastore Jerry Pillay, ha dichiarato: “I rapporti ricevuti indicano che sei chiese sono state bruciate in una colonia cristiana della provincia del Punjab, dopo che due cristiani sono stati accusati di blasfemia. Secondo quanto riferito, una chiesa presbiteriana, una chiesa cattolica, una chiesa dell’Assemblea del Pieno Vangelo e un centro dell’Esercito della Salvezza sono state bruciate e ministri di culto sono stati minacciati e molestati. Il CEC chiede alle autorità pakistane di agire con urgenza e coerenza per prevenire ulteriori attacchi violenti e violazioni dei diritti umani dei cristiani nella provincia del Punjab o altrove in Pakistan”. Il CEC da tempo ha espresso serie preoccupazioni riguardo all’impatto delle leggi pakistane sulla blasfemia sui cristiani e sui membri di altre comunità religiose.

Per saperne di più: Il Consiglio ecumenico delle chiese condanna gli attacchi alle comunità cristiane in Pakistan | riforma.it


Sudan

Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), si prevede che un totale di 300.000 rifugiati arriveranno in Ciad entro la fine del 2023, a causa dell’instabilità e della persistenza degli scontri tra comunità in Sudan. In Ciad ogni giorno arrivano 2.000 nuovi rifugiati sudanesi. La Federazione luterana mondiale (FLM) fornisce aiuti umanitari ai rifugiati che fuggono dalle violenze: acqua, servizi igienici, riparo e cibo. Dall’inizio del conflitto sudanese, nell’aprile 2023, sono state uccise tra le 5.000 e le 8.000 persone. I rifugiati denunciano uccisioni e violenze nel Darfur occidentale. “Ogni giorno arrivano circa 2000 rifugiati – afferma Clovis Mwambutsa, coordinatore del programma regionale FLM per l’Africa centrale –. Arrivano sempre più feriti, che sono appena scampati alla morte. Alcuni hanno percorso più di 400 chilometri dalla regione del Darfur. La situazione è terribile e non se ne vede la fine”.

Leggi tutto qui: Ciad. Ogni giorno 2.000 nuovi rifugiati sudanesi | riforma.it

Leggi sul sito FLM: Chad receives 2,000 new Sudanese refugees every day | The Lutheran World Federation


Papua occidentale

Continuano gli assalti militari indonesiani ai villaggi indigeni della Papua occidentale. Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) denuncia. Human Rights Monitor, un’organizzazione per i diritti umani che si concentra sulla Papua occidentale, in Indonesia, ha appena pubblicato un rapporto intitolato “Prima distruggili, poi discuti i diritti umani: un’indagine sulle operazioni delle forze di sicurezza indonesiane a Kiwirok secondo il diritto internazionale”. Peter Prove, direttore per gli Affari Internazionali presso il CEC, ha detto: “Il Consiglio ecumenico delle chiese ha monitorato il conflitto in Papua Occidentale – e il suo impatto umanitario, sui diritti umani e sull’ambiente – per molti anni. Ma rimane una crisi nascosta, in gran parte dimenticata dalla comunità internazionale, una situazione che si adatta molto bene al governo indonesiano. Questo rapporto aiuta a far brillare un piccolo ma significativo fascio di luce su una parte specifica del conflitto, ma da cui è possibile estrapolare un quadro più ampio. L’Indonesia, che sta attualmente conducendo una campagna elettorale per l’elezione al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, deve fornire maggiore accesso e trasparenza sulla situazione nella regione, e la comunità internazionale deve rispondere in modo appropriato alla crescente gravità della crisi”.

Per saperne di più: Report exposes Indonesian military assaults on West Papua’s Indigenous villages | World Council of Churches (oikoumene.org)