Il presidente FCEI Garrone esprime solidarietà a comunità Sikh in Italia

Il presidente dell’Unione Sikh Italia, Singh Satwinder Bajwa - foto USI

Roma (NEV), 6 settembre 2023 – Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Daniele Garrone, esprime la sua solidarietà all’Unione Sikh Italia (USI) a seguito delle intimidazioni ricevute e di un attacco incendiario che ha colpito la scorsa notte il tempio di Pasiano (PN).

“La sicurezza sociale e quella dei luoghi di culto passa anche attraverso una legge quadro sulla libertà religiosa, grande assente nel panorama legislativo del nostro Paese – ha detto Garrone –. Rivolgiamo all’Unione Sikh Italia la nostra vicinanza e i nostri auspici che anche loro possano vivere in serenità la pienezza spirituale che ogni religione auspica. Un paese democratico deve poter garantire l’uguaglianza senza discriminazioni religiose, nel pieno rispetto della Costituzione e delle Convenzioni internazionali. Come FCEI siamo da sempre promotori del dialogo interreligioso, affinché la libertà di espressione e di credo possano diventare il fondamento di una ricchezza multiculturale che, in Italia, è già un fatto”.

In un comunicato, l’USI parla di “una serie di manifestazioni violente e provocatorie inscenate da mesi da una fazione di sikh facinorosi ed estremisti”.

Il presidente Singh Satwinder Bajwa e i fratelli del tempio di Pasiano hanno denunciato l’accaduto con queste parole: “Nelle violenze e nelle intimidazioni contro il tempio sikh di Pasiano, il suo direttivo e il presidente, l’Unione Sikh Italia ravvisa il tentativo di intimidire e screditare USI mentre è impegnata nel percorso di riconoscimento giuridico come ente di culto. Ritenendo che queste azioni violente e intimidatorie danneggino l’intera comunità sikh, ci appelliamo a tutte le organizzazioni sikh in Italia perché agiscano sui facinorosi e i violenti, perché riconoscano il pluralismo associativo che si esprime anche all’interno della nostra comunità e accettino le regole democratiche che ciascun tempio si è dato. Rivolge un nuovo appello alle forze dell’ordine perché tutelino i responsabili del tempio di Pasiano e con essi tutti i centri sikh che vivono nella legalità e nella democrazia la propria fede, garantendone il loro diritto ad esprimere liberamente e in sicurezza la propria religione”.