62 profughi palestinesi accolti in Italia

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia, insieme ad altre realtà della società civile, supporterà alcuni nuclei e minori vulnerabili. Le organizzazioni chiedono "un immediato cessate il fuoco e una risoluzione permanente del conflitto" e ribadiscono al governo "la disponibilità e la necessità di attivare con urgenza un corridoio umanitario dalla Striscia di Gaza".

Roma (NEV), 5 febbraio 2024 – Questa mattina è arrivata al porto della Spezia la Nave Vulcano, la nave ospedale della Marina Militare che ha portato in Italia 62 profughi palestinesi, tra cui 32 minori, 14 di loro bisognosi di cure mediche e sanitarie specifiche. Si tratta per lo più di nuclei familiari arrivati in Egitto scappando da Gaza attraverso il Varco di Rafah.
Qui di seguito il comunicato stampa congiunto delle organizzazioni che partecipano all’iniziativa, tra le quali la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI):
“La guerra a Gaza colpisce ogni giorno migliaia di bambine e bambini. Alcuni stanno arrivando in Italia in queste ore per curare le loro ferite, con degli adulti che li accompagnano. Le bambine e i bambini andranno negli ospedali italiani che hanno dato la disponibilità a prendersene cura. Il governo italiano ha chiesto alle organizzazioni che promuovono i corridoi umanitari (ARCI, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) di ospitarli, in attesa che sia attivato l’iter del loro riconoscimento come rifugiati. Le nostre organizzazioni, impegnate da sempre sul fronte dell’aiuto umanitario, hanno dato la disponibilità nell’immediato a questa azione umanitaria attivando la loro rete territoriale per trovare soluzioni che si facciano carico dei bambini e dei loro familiari. Auspicando un immediato cessate il fuoco e una risoluzione permanente del conflitto, ribadiamo al governo la nostra disponibilità e la necessità di attivare con urgenza un corridoio umanitario dalla Striscia di Gaza per le persone in condizione di vulnerabilità che necessitano di interventi urgenti”.
Per quanto riguarda le chiese protestanti, l’accoglienza sarà gestita da FCEI e Diaconia valdese, con il contributo dell’Otto per mille della chiesa valdese. Questa mattina al porto ligure erano presenti, oltre agli operatori e alle operatrici della FCEI e della CSD Diaconia, alcuni membri della chiesa battista di La Spezia.