CNESC. Appello nella Giornata dell’Europa in vista delle elezioni

Roma (NEV), 9 maggio 2024 – “Ai futuri parlamentari europei chiediamo il coraggio di osare la pace mediante la nonviolenza attiva, di non aver paura a parlare di pace, di investire sui giovani quali protagonisti di oggi e di domani di un Europa che concretizza i sogni dei padri costituenti e non solo ribadisce il suo no ad ogni forma di violenza e di guerra, ma positivamente sceglie di costruire la pace, sapendo che la pace non è l’assenza della guerra, ma, al pari delle scelte dei Governi Nazionali e degli Organi dell’Unione Europea, il costruire dal basso, ogni giorno, inclusione, partecipazione, impegno per il bene comune; ricercare condizioni di giustizia per tutti gli uomini e donne; difendere e promuovere la vita e la dignità di tutte le persone. In altri termini, realizzare attraverso la nonviolenza un’Europa dei diritti, valorizzando il ruolo e la co-responsabilità di ogni cittadino e delle Organizzazioni e Corpi intermedi, come la CNESC e più in generale gli enti di terzo settore, che ai diversi livelli territoriale, nazionale e internazionale operano ogni giorno, con e per le persone, dimostrando che realizzare la Pace non è solo un sogno e una precondizione di sostenibilità per la realizzazione dell’Agenda ONU 2030, ma pratica possibile e reale. Da sostenere, come punto dedicato dell’Agenda europea da rilanciare attraverso processi di coprogrammazione e coprogetttazioni tra Istituzioni e Società civile”. Questa è la parte finale dell’appello della Conferenza nazionale Enti per il Servizio civile (CNESC), di cui fa parte anche la Diaconia Valdese. L’appello è rivolto ai candidati e alle candidate alle Elezioni Europee, affinché nei loro programmi assumano “un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e nonviolento”.

“Oggi 9 maggio si celebrano l’unità e la pace in tutta l’Europa – ha dichiarato la presidente CNESC Laura Milani – e noi vogliamo fare nostre le parole di Robert Schuman (già Ministro degli Esteri francese) ‘La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano’”.

La CNESC rilancia inoltre la proposta di un Servizio Civile Europeo e del potenziamento del programma dei Corpi europei di Solidarietà (ESC) “perché sempre più sia un’esperienza volta a costruire la pace”. Parlando, poi, della istituzionalizzazione di un Corpo Civile di Pace Europeo. Tutti questi strumenti, secondo la CNESC, “rappresentano una risposta concreta che il nuovo Parlamento Europeo è chiamato a realizzare per essere fedele al sogno di pace che è alla base della nascita dell’Europa”.

Sono 150 i volontari impegnati nella sperimentazione dei corpi civili di pace in Italia e quasi 50.000 quelli che si adoperano attraverso il Servizio Civile Universale per favorire la coesione sociale e l’inclusione. Infine, ricorda la CNESC, “migliaia di giovani già praticano la solidarietà attraverso l’ESC in tutta Europa, con tutte le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e lo sviluppo sostenibile. Testimoni di pace che chiedono all’Europa politiche di pace”.

Qui di seguito il testo integrale dell’appello.

Appello_CNESC_elezioni_Europee_2024.pdf